RECOVERY PLAN E PNRR, SCIRE’ (FONDAZIONE ACHILLE GRANDI): INVITO PER CRISTIANI E ACLISTI A ESSERE PROTAGONSITI DI NUOVA STAGIONE VOTATA AL BENE COMUNE
“Nel momento in cui la guerra in Ucraina sfida a sua volta la solidità, sostenibilità e resilienza delle economie nazionali e con esse i sistemi di welfare, interroga ancora l’identità europea e crea nuove e profonde ragioni di crisi, il dispositivo istituito dal regolamento europeo sul dispositivo di ripresa e resilienza manifesta la possibilità di superare logiche di rigore e di volgere la propria attenzione sia al margine di bilancio nella disponibilità degli Stati membri, necessario ad adottare misure capaci di mitigare l’impatto a livello sociale ed economico della crisi, sia alla resilienza delle loro economie e strutture sociali”. Lo ha dichiarato Santino Scirè, presidente della Fondazione Achille Grandi, nel corso del suo intervento alla Summer School Giorgio La Pira 2022, organizzata dalle Acli e dalla Fondazione Achille Grandi. “Per i cristiani, i cittadini, gli uomini italiani e poi europei tutti un input alla formazione di “comunità attive e monitoranti”, sia nella fase della progettazione che in quella dell’attuazione del Piano”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Achille Grandi, Santino Scirè, chiudendo il suo intervento alla Summer School Giorgio La Pira 2022, organizzata dalle Acli e dalla Fondazione Achille Grandi.
“Ciascuno di noi deve esplorare la dimensione individuale della responsabilità e quella comunitaria di tutti gli enti intermedi per la costruzione e la cura del bene comune. Le Acli – ha concluso Scirè – desiderano rinnovare la propria volontà di associazione e di singoli cristiani, uomini, cittadini, di fare la loro parte, essere nel mondo, lavorando sulle tante opportunità del PNRR, controllandone la realizzazione puntuale e trasparente degli obiettivi conseguenti prefigurati a servizio della modernizzazione del Paese, sì, ma in quanto specificamente funzionale al ben-essere individuale e comunitario. E pertanto in quella prospettiva realizzata attraverso: la transizione verde, la crescita intelligente, che è solo sostenibile e inclusiva, e che comprende coesione economica, occupazione, produttività, competitività, ricerca, sviluppo e innovazione; la fondamentale coesione sociale e territoriale; le politiche per la prossima generazione, l’infanzia e i giovani; il sostegno alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro; il miglioramento dell’efficienza del sistema giudiziario e dell’efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione”.