25 MAGGIO 1963 – ISTITUZIONE DELLA GIORNATA AFRICANA?

La giornata dell’Africa, un continente tanto ricco ma, allo stesso tempo tanto povero a causa dei grandi predatori colonizzatori e di quei politici africani con sete e mania di potere a qualunque costo senza guardare in faccia nessuno, circa 500 milioni di persone vivono con massimo 1,80 euro al giorno. Si parla sempre della povertà in Africa e l’abbattimento della stessa, è difficile, ma non impossibile. Basterebbe che gli africani si unissero davvero per il bene dei propri paesi all’interno dell’Unione Africana ( ex  OAU) e lavorare insieme per risolvere alcuni problemi fondamentali e ne cito quattro gravi problemi che sono stati affrontati da un presidente africano durante i suoi quattro anni di mandato prima che venisse tradito e ucciso dalla sua stessa squadra che lo tradì con gli ex coloni! Sì, mi riferisco al grande Thomas Isidore Sankara. Durante il suo goveno affronto

Il problema dell’istruzione

Ad oggi, ancora il quaranta per cento della popolazione, quindi circa quattrocento milioni di persone, è ancora analfabeta (Unesco).

Infatti c’è uno stretto legame tra la povertà e il livello di istruzione. Non essere istruiti significa avere meno possibilità di trovare un lavoro retribuito. Non trovare un lavoro retribuito significa non avere possibilità di affrancarsi dalla povertà. È quindi diventa un circolo vizioso difficile da spezzare/distruggere.

Proposta di soluzione: è quella di costruire scuole in Africa che siano vicine ai villaggi più isolati, fornire il materiale didattico necessario, formare insegnanti.

Il problema dell’acqua potabile

Nel XXI secolo nell’Africa subsahariana, circa un terzo della popolazione non ha ancora accesso a una fonte d’acqua potabile sicura (Nazioni Unite, The Millennium development goals report 2014). Sono passati 8 anni da questo report ma, la situazione è ancora così. C’è tanto da fare. Specialmente nell’Africa subsahariana. Le malattie della povertà trovano terreno fertile in queste zone.

Proposta di soluzione: continuare a costruire pozzi d’acqua sicuri e facilmente raggiungibili.

Il problema della fame

Ad oggi: circa il 21 per cento dei bambini nell’Africa subsahariana è sottopeso (Nazioni Unite, The Millennium Developpement goal report 2014). L’Africa subsahariana ha bisogno e spetta un altro primato. La maggiore percentuale di persone malnutrite, sono concentrate qui: una persona su quattro è denutrita.

Proposta di soluzione: fare in modo che i Paesi dell’Africa possano produrre autonomamente il cibo di cui hanno bisogno.

Il problema delle disuguaglianze di genere

Riconoscere il diritto delle donne in tutti i paesi africani, fare sì che le donne abbiano gli stessi diritti degli uomini: che possano lavorare, che possano possedere la terra, che la loro opinione venga presa in considerazione.

Proposta di soluzione: campagne di sensibilizzazione per garantire alle donne gli stessi diritti degli uomini.

Quando saranno risolti questi quattro problemi, allora da orgogliosa discendente africana festeggerò con piacere ed onore la GIORNATA DELL’AFRICA perché solo allora si potrà parlare di festa quando la popolazione africana non sarà più stuprata da multinazionali che sfruttano le risorse africane senza nessuno scrupolo lasciando i proprietari dell’africa con la fame, la mal nutrizione, la non educazione e disuguaglianze di genere e quando gli africani corrotti e con sete e mania di potere capiranno il male che hanno fatto e continuano a fare all’Africa e agli africani.

L’africa ha tutte le risorse naturali ed umane per il mondo intero ma, le sue risorse sono in mano a pochi predatori esterni ed interni.

Attendiamo la giornata dell’Africa con quei quattro problemi succitati risolti. E.R. – Vice Presidente Associazione Oltre il Pregiudizio e Coordinatrice Coordinamento Diaspore In Sardegna.

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