“IO ED ELENA”, UNA PIÈCE TRA FOLLIA E SOLITUDINE IN CHIAROSCURO, IN PRIMA ASSOLUTA AL TEATRO LO SPAZIO
Debutta nella Capitale, in prima assoluta, giovedì 26 maggio e fino a domenica 29 al Teatro Lo Spazio “Io ed Elena”, un testo di Donatella Busini.
Un dramma, diretto e interpretato da Mauro Toscanelli e Bruno Petrosino, che vede al centro un rapporto, crudelmente realistico e crudele tra una donna e la figlia psicotica.
Due figure femminili diversamente uguali, che vivono una solitudine condivisa, ma fronteggiata in modi totalmente differenti, come le loro personalità.
La pièce si snoda in un contesto surreale in cui aleggia un personaggio letterario discusso e spesso incompreso: Blanche Dubois, la protagonista del famosissimo “Un tram che si chiama desiderio” di Tennessee Williams.
Madre e figlia sono legate da affetto e amore, ma sono sentimenti dominati da toni violenti e cupi. È un rapporto sfibrante, esasperato ed esasperante che si dipana tra rancori e paure mai sopite.
Ad esempio, l’inesorabile invecchiare della madre Giovanna (interpretata da Mauro Toscanelli), che è alla ricerca maniacale di conferme da parte di un uomo ideale. Ed in combine con la follia di Elena (la figlia, impersonata da Bruno Petrosino) che dialoga permanentemente con il suo alter ego Blanche.
L’incanto è il fulcro attorno a cui ruota la ricerca indefessa di madre e figlia, che si ricollega idealmente al desiderio sessuale della protagonista del dramma di Williams.
Pur essendo una drammaturgia tutta al femminile, il testo rimanda di continuo a figure maschili, di volta in volta idealizzate o evocate, quali personaggi del doloroso passato o del torbido presente della madre Giovanna.
L’idea di far interpretare le due protagoniste a due uomini, gli attori-registi Toscanelli e Petrosino, deriva proprio dal cortocircuito che si intende provocare sulla scena.
(RoPag)