Il ruolo dello psicologo nell’abuso del minore

Competenze specifiche nell’ambito dell’abuso e maltrattamento
Dr. ssa Alessia Micoli
Psicologa Criminologa

La violenza contro i bambini include tutte le molteplici forme di violenza contro individui di età inferiore ai 18 anni, siano essi perpetrati da genitori o altri caregiver, coetanei, partner o estranei e riguarda sia la violenza fisica che la violenza psicologica.
A livello globale, si stima che fino a 1 miliardo di bambini età compresa tra i due ed i diciassette anni abbiano subito violenza fisica, sessuale o emotiva o negligenza nell’ultimo anno.
Le conseguenze sui minori, a livello psichiatrico sono molte, vi è la tendenza a ritornare sul ricordo dettagliato e ben impresso, l’assenza del tentativo di espellere il ricordo traumatico e quindi sviluppare delle psicopatologie quali il disturbo post traumatico da stress ed altre più gravi quali il disturbo borderline, il disturbo bipolare, il mettere in atto dei comportamenti abnormi quali alcolismo, fumo e abuso di droghe con inizio precoce, abuso di farmaci, fughe da casa, comportamenti bizzarri, gesti autolesionistici e tentativi di suicidio (impiccagione, soffocamento, ingestione di farmaci, busta di plastica in testa).
L’ “American Psychological Association” afferma che gli psicologi contribuiscono in modo significativo al processo decisionale in materia di protezione dei minori e al percorso diagnostico dell’impatto del maltrattamento
Gli psicologi si devono affidare alle conoscenze scientifiche e professionali durante lo svolgimento delle valutazioni.
Le evidenze cliniche dimostrano l’efficacia di un approccio e di interventi multidisciplinari in cui lo psicologo assume un ruolo di rilievo.
Lo psicologo è di grande supporto per il minore pertanto deve fare un attento colloquio clinico sulla sintomatologia pre e post traumatica del bambino, deve effettuare dei colloqui con il familiare, egli deve consentire una risposta alle esigenze del minore e offrire indicazioni cliniche alla famiglia.