PASQUA, LA PASSIONE VIVENTE APRILIA 2022

di Francesca Peruzy

Aprilia, 11 aprile – Non c’è forse un termine diverso per trasmettere quanto accaduto ieri al parco Falcone e Borsellino di Aprilia se non PASSIONE.
Nella più pura delle sue molteplici accezioni.
Per il tema della serata, la motivazione, la tenacia e la determinazione che hanno permesso che tutto accadesse davvero.
L’associazione della “PASSIONE VIVENTE APRILIA”, voluta e mantenuta in vita nonostante tempi e circostanze dai coniugi Mina Modugno e Francesco Vuturo, è riuscita a riunire, dopo due pesantissimi anni di fermo forzato e ben 8 anni di rappresentazioni tutte le “sue persone” per riallestire e portare in scena le fasi finali della vita del Nazareno e la sua resurrezione in un’atmosfera un po’ magica e surreale.
Le bighe, i fuochi e la presenza della 1 legio Alatrensis ed i suoi milites hanno per un attimo fatto dimenticare tutto ciò che ci circonda.
Le due voci narranti hanno consentito un viaggio fuori dal tempo e dallo spazio facendo mettere da parte per un momento contesti e circostanze, Mina Modugno e Paolo Peroso, presidente dell’associazione Amici di porta Pia di Roma e da anni voce e sodalizio ferreo dei rievocatori di
Aprilia, si sono seguiti e sovrapposti coralmente raccontando il momento più buio e glorioso della Bibbia.
Sembra quasi surreale pensare di essere riusciti a mettere di nuovo sotto la stessa porzione di cielo 1200 persone circa a condividere aria ed emozioni, disabituati ormai come siamo a “condividere”, fisicamente e metaforicamente, vite e spazi comuni.
L’eccezionalità e la magia della serata, accompagnate da un sole caldo, un vento sferzante ed un tramonto scenograficamente collaborativo hanno ripagato lo sforzo di tutti i partecipanti, che si sono prodigati perché fossero toccate con estrema puntualità ed assoluta commozione le fasi
salienti delle ultime giornate ed ore tra la vita, la morte e la resurrezione di un Gesu’ commosso e commovente nella sua ultima, dopo 8 anni, interpretazione a cura del suo rievocatore, dott. Giuseppe Grech.
Una regia sapiente ha permesso che tutto procedesse senza la minima impasse.
Non una sbavatura nelle interpretazioni di Simon Pietro ,Giuda, il Sinedrio, Claudia con un fantastico e sarcastico Ponzio Pilato, un puntuale Erode ed una straziante Maria, a riprodurre ai piedi della croce una versione vivente della Pietà di Michelangelo, nella rappresentazione dell’amore e del dolore di una madre e di suo figlio.
In una cornice suggestiva, evocativa di altri tempi e storie lontane, 130 persone, tra donne, bambini, anziani e uomini, hanno realizzato un’impresa che ha vacillato quasi fino all’ultimo per
colpa delle restrizioni pandemiche.
La rappresentazione, che si è mossa da piazza Roma fino alla destinazione finale della piccola Arena del parco cittadino si è svolta con il patrocinio del comune di Aprilia, la collaborazione di tanti sponsor, amici e sostenitori dell’associazione e sotto l’occhio vigile ed ammirato del sindaco
Antonio Terra, che grato e sodisfatto, si è detto pronto a collaborare per una prossima rappresentazione, felice che il nuovo parco abbia preso vita grazie all’associazione di Mina e Francesco.
La presenza dell’assessore alla cultura Gianluca Fanucci e dall’assessore ai lavori Pubblici Luana Caporaso ha suggellato un importante sodalizio con i concittadini e non sono mancate accennate proposte e sicure promesse per future attività…
Ad maiora Aprilia e Buona Pasqua.
Francesca Peruzy

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