PREVIDENZA, PATRONATO ACLI: FLESSIBILITA’, EQUITA’ E SOLIDARIETA’ INTERGENERAZIONALE PER CAMBIARE IL SISTEMA PENSIONISTICO ITALIANO

 

La giornata di studio sulla previdenza ha fatto da sfondo alla premiazione della tesi di laurea sulla solidarietà generazionale 

Un premio dedicato ai giovani e una giornata di studio per parlare di pensioni, lavoro e sostenibilità intergenerazionale nel ricordo di Salvatore Satta, dirigente del Patronato Acli, che ha dedicato la vita al servizio delle persone. Per onorare la sua memoria il Patronato Acli ha voluto istituire un bando per premiare la miglior tesi di laurea, a cui hanno partecipato 14 giovani in tutta Italia. Questa mattina, presso il Parlamentino del CNEL a Roma, è stata premiata la dottoressa Fatima Teli, autrice della tesi “Il principio di solidarietà intergenerazionale nell’evoluzione del sistema pensionistico”.  

“Questo premio nasce per ricordare Salvatore Satta, che ha lavorato per oltre 40 anni al Patronato Acli. Non ci bastava una targa, cercavamo qualcosa che potesse trasmettere la sua memoria, generando anche cultura”, ha detto Nicola Preti, Direttore generale del Patronato ACLI. “Salvatore aveva lo straordinario dono di saper insegnare: ci ha trasmesso il senso del nostro lavoro che è prendersi cura delle persone ed è stata una guida generativa per tutti noi”.  

La giornata di premiazione è stata l’occasione per discutere di previdenza sociale. Tiziano Treu, Presidente del CNEL ha voluto rimarcare come sia oggi “inutile parlare di pensioni se non parliamo prima di lavoro. Dobbiamo fare un salto di qualità nella formazione a partire dalla scuola e puntare sull’orientamento dei giovani”. Per Mauro Nori, Segretario Generale del CNEL, “il tema di fondo è la contaminazione: bisogna capire che il sistema previdenziale è la fase terminale di un processo civile: è la risultanza dell’attività di lavoro, della formazione e del collegamento con il sistema imprese. Per le nuove generazione avere la certezza di una pensione è un elemento che ha ricadute positive su tutta la società”.  

“Il dibattito sull’importanza del tema della previdenza sociale deve coinvolgere l’intera società, a partire dalle nuove generazioni – ha detto Paolo Ricotti, Presidente del Patronato ACLI – “Questo è un tema reale che riguarda tutti. Equità e sostenibilità intergenerazionale sono gli ambiti su cui dobbiamo operare per riformare il sistema previdenziale. Chiediamo una flessibilità strutturale universale nel sistema previdenziale che dia stabilità e certezza alle persone e alle imprese e garantisca le fasce più deboli”.  

A consegnare il premio di questa prima edizione è stato il Presidente nazionale delle ACLI Emiliano Manfredonia: “Questa iniziativa è nata dalla voglia di perpetuare l’impegno di Salvatore Satta che ho avuto la fortuna di conoscere e che mi ha sempre dato tanti stimoli. Il Patronato è un ente di democrazia dal basso, siamo noi che diciamo sì o no rispetto a delle prestazioni che cambiano la vita. Siamo i primi attori della nostra democrazia. Nel nostro lavoro ci sono dei grandi operatori come Satta e ci sono le istituzioni e le associazioni: tutti insieme dobbiamo combattere l’individualismo e diffondere cultura e diritto, proprio come ha sempre fatto Salvatore”.   

La giornata di studi è stata l’occasione per rilanciare la seconda edizione del Premio Salvatore Satta, già attiva nella sezione Premio Satta del sito www.patronato.acli.it per continuare a promuovere la ricerca da parte delle nuove generazioni sulla previdenza sociale. 

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