GUERRA, ACLI: LE ARMI NON SONO MAI UNA RISPOSTA, ORA AZIONE DIPLOMATICA DELL’UE
Il diritto internazionale va ripristinato: l’aggressione russa contro la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina deve cessare immediatamente.
La guerra, le armi e la violenza non sono mai la soluzione che invece si trova al tavolo dei negoziati ed è quello che continueremo a chiedere nelle nostre piazze, insieme a tante donne e uomini di buona volontà nelle le piazze di tutto il mondo, comprese quelle russe (in condizioni tanto più difficili delle nostre). In questo senso sarebbe un segnale molto forte se i rappresentanti degli Stati dell’Unione Europea, giustamente solidali con il Governo di Kyiv, andassero in Ucraina a manifestare di persona la loro vicinanza alla popolazione sofferente.
Mentre continua la guerra, e probabilmente anche dopo, è necessario un grande lavoro di aiuto e di assistenza: la Chiesa cattolica nelle sue varie articolazioni è già in campo, ma sappiamo bene che vi è una solidarietà diffusa e trasversale per appartenenza politica e religiosa in cui l’Italia non è seconda a nessuno. È proprio nel momento della prova che le persone e i popoli debbono far vedere quanto sono realmente attaccati ai valori che professano.