Gestione degli studenti positivi ricade su sistema sanitario “già fortemente stressato”
La gestione degli studenti positivi a scuola ricadrà su un sistema sanitario “già fortemente stressato”, in quadro di “carenza atavica di personale sanitario in ogni settore, che è la conseguenza di scelte compiute in altri tempi”. Lo rileva il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli in un post su facebook dedicato alla ripartenza dopo le festività di fine anno. “Le Regioni avevano chiesto al Governo centrale di posticipare la ripresa della scuola dopo le festività perché le normative attuali impediscono espressamente, sia in zona gialla che in zona arancione, di prendere provvedimenti rispetto alla Dad” spiega Acquaroli, sottolineando che il rinvio era stato chiesto da “tanti”. Ma “l’epilogo della vicenda è sotto gli occhi di tutti. Lo stesso Governo centrale ha ritenuto non prorogabile il rientro in classe per tutti e anche le conseguenze, in caso di studenti positivi, dovranno essere gestite da un sistema già fortemente stressato” rimarca, ricordando la “carenza atavica di personale sanitario”, frutto di “scelte compiute in altri tempi”. “È lo stesso personale che si occupa delle vaccinazioni, di tamponi e tracciamento e delle Usca – rimarca il governatore -, proveniente dai reparti ordinari e sottratto quindi all’attività distrettuale dei dipartimenti di prevenzioni e alla gestione della rete territoriale e in parte ospedaliera”. Insomma “la classica coperta corta che per coprire una parte ne scopre necessariamente un’altra”. Intanto “almeno per ora” le strutture ospedaliere reggono: “e come non ringraziare, a due anni dall’inizio della pandemia, tutti gli operatori sanitari che instancabilmente e anche esausti si fanno carico di tutto questo?”. (ANSA).