ELETTA LA PRESIDENZA REGIONALE ACLI TERRA DEL LAZIO
Ieri sera il Comitato Regionale di ACLI TERRA del Lazio ha eletto il nuovo Presidente e la Presidenza regionale della Organizzazione datoriale aclista, dopo i rinnovi provinciali, avvenuti nei rispettivi Congressi.
È stato votato all’unanimità Presidente regionale Nicola Tavoletta, dirigente delle ACLI di Latina, nell’ultimo mandato Componente del Comitato Nazionale ACLI TERRA ed attualmente è Consigliere Nazionale delle ACLI, eletto nell’ultimo Congresso. Già in passato in ACLI TERRA è stato sia Presidente provinciale, che Commissario e Presidente regionale del Lazio.
Tavoletta ha ricoperto anche il ruolo di Vice Presidente regionale delle ACLI con la delega alla funzione Sviluppo Associativo.
Lavora in Regione Lazio e scrive per numerose testate giornalistiche.
Vice Presidente vicario è stato nominato il dirigente aclista viterbese Franco Perniconi, che ha già ricoperto tale ruolo nell’ultimo mandato. Per anni amministratore locale a Bomarzo. Gli altri due Vice Presidenti sono la Presidentessa di ACLI TERRA Latina Maria Cristina Di Pofi, avvocato e giurista, e il Presidente di Viterbo Alberto Negroni, pensionato al secondo mandato alla guida della associazione viterbese. In Presidenza la segreteria è stata affidata al Vice Presidente di Latina Matteo La Torre, la delega ai rapporti istituzionali al docente universitario di economia Massimo De Simoni, funzionario pubblico, giornalista e per anni amministratore locale a Roma, la delega all’ambiente e sviluppo urbano a Giovanni Gidari, attualmente Vice Sindaco a Vetralla e nelle ACLI dirigente nazionale.
Alla Presidentessa regionale uscente, ringraziata da tutti per l’impegno profuso, Miriam Zerbinati, agrotecnico, è stata affidata la Presidenza della Commissione speciale per lo sviluppo dei servizi per l’assistenza agricola.
Nicola Tavoletta ha proposto una Presidenza forte “perché il lavoro di squadra sia il valore aggiunto sul territorio, così da offrire una proposta politica di prospettiva in grado di creare un maggiore radicamento locale e un ampliamento della classe dirigente” .
Appuntamento a fine gennaio per un incontro formativo pubblico a Tarquinia.