NEL MUNICIPIO VI, I ¹GIARDINI DI ZEUS’, ASILI DOVE SI FA INTEGRAZIONE SCOLASTICA E CULTURALE

‘I Giardini di Zeus’, asili nido dove si fa integrazione reale, di proprietà di Millennials SpA e convenzionate con il Comune di Roma,
hanno stretto un accordo con il Caf del Municipio VI per facilitare le famiglie.

Molte strutture sono, infatti, nella periferia di questo Municipio di Roma dove il tessuto sociale è poco coeso e mancano punti ricreativi e d’aggregazione.
La scuola ha l’obiettivo di ridurre le difficoltà, sostenendo le famiglie, soprattutto quelle appena arrivate in Italia. 

Tre asili nido dei ‘Giardini di Zeus’ sono nel Municipio VI (Municipio Delle Torri), uno nel Municipio III, ai quali si
aggiunge la struttura all’Eur. Tutte le scuole condividono lo stesso obiettivo: essere un presidio sociale per le famiglie che frequentano le strutture.

Infatti, gli asili nido sono frequentati da molte famiglie da poco
trasferitesi nel territorio e che si trovano ad affrontare le molte difficoltà amministrative e la barriera linguistica.

Per questo si è ideato di stringere un accordo con il Caf del Municipio VI, che si metterà a disposizione dell’utenza degli asili.
L’obiettivo è aiutare le famiglie con le pratiche burocratiche. La scuola accoglie così pienamente le
famiglie, aiutandole nella graduale integrazione nel nuovo contesto.

La coordinatrice didattica della struttura, dottoressa Teresa Lembo, che vanta anni di esperienza nel settore didattico ed educativo, ha dichiarato: “Per noi non sono numeri, ma famiglie. Ogni bambino e genitore ha una sua storia, da ascoltare e comprendere. Spesso le nostre scuole
sono posizionate in zone dove non ci sono presidi culturali, come ad esempio a Colle Prenestino:
qui mancano le biblioteche, i centri culturali o ricreativi, i parchi attrezzati o dotati di giochi.
In poche parole, non ci sono punti di riferimento nel territorio per i residenti e soprattutto per chi si è trasferito da poco. La scuola può e deve colmare questo vuoto sociale, offrendo un
servizio a 360 gradi
E questo, non solo dal punto di vista culturale, ma anche psicologico”.

La Lembo ha poi aggiunto:
“Stiamo potenziando le relazioni con un’associazione di neuropsichiatri, logopedisti, pediatri e psicologi dell’età evolutiva per coinvolgerli direttamente nelle nostre strutture. Abbiamo bambini e famiglie in situazioni di
fragilità e cerchiamo sempre di stare al loro fianco. Per questo, siamo in
continuo contatto con le associazioni sociali del quartiere per fare da ponte fra loro e i genitori. In passato abbiamo organizzato anche un’attività di clownterapia, che riprenderemo dopo l’emergenza Covid-19″, ha concluso la coordinatrice.
(Com/RoPag)

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