Lutto e ansia
Dr. ssa Alessia Micoli del gruppo di servizio territoriale di Psicologia “PSINSIEME”: dr. ssa Rita Baggiossi, dr. Fabio Battisti, dr. ssa Emanuela Mastropietro, dr. ssa Alessia Micoli, dr. ssa Cristina Pansera.
Il lutto di una persona cara è un evento fortemente stressante per la vita di ogni individuo.
Il lutto indica la reazione ad una perdita, una risposta primordiale e comune a tutti gli esseri umani, tanto che viene considerata un “evento fisiologico”, poiché tutti nella vita si trovano a dover fare i conti con la perdita di una persona cara.
È un evento che incrementa significativamente il rischio, per la persona che lo subisce e lo patisce, di un disturbo di ansia.
Le manifestazioni del lutto sono: pianto, disperazione, oppressione al petto, modificazione dell’appetito, tristezza, angoscia, nervoso generalizzato, disturbi del sono, polarizzazione sul pensiero del defunto, sensi di colpa, sentimenti di inadeguatezza, fissazione sulla vita del defunto, distacco e disinteresse per la realtà circostante.
La sofferenza prolungata, difatti, genera un disturbo di ansia pervasiva che inficia notevolmente vari ambiti della vita che apparentemente non c’entrano nulla con la scomparsa della persona cara, in particolar modo se la morte è improvvisa e quindi inaspettata.
L’impatto della morte di una persona significativa ha, inoltre, un forte impatto anche sul sistema immunitario.
L’incremento dell’ansia è dovuto ad un disturbo dell’adattamento significativo sviluppatosi dopo il periodo del decesso, e assumono un’importanza significativa le caratteristiche di personalità del soggetto; spesso si immagina di poter riuscire a tornare “alla vita normale” in breve tempo, ma per molti non è così.
Si genera un’ansia da separazione, un’ansia pervasiva e il panico e la persona non riesce ad attivare un coping positivo.
Per tale motivo è necessario rivolgersi ad un professionista esperto per poter accettare la sintomatologia sviluppata di conseguenza al forte dolore e riuscire a superarla.