La “Psicologia nascosta” nel misticismo

La “Psicologia nascosta” nel misticismo

Dr. Fabio Battisti del gruppo di Sostegno Psicologico Territoriale PSINSIEME:

dr. Rita Baggiossi, dr. ssa Emanuela Mastropietro, dr. ssa Alessia Micoli, dr. ssa Cristina Pansera

In questi giorni, confrontandomi con le colleghe di Psinsieme, stiamo raccogliendo riferimenti culturali e religiosi alla Psicologia anteriori alla sua nascita ufficiale, definendo il loro insieme “La Psicologia nascosta”.

Molti di questi riferimenti, rintracciabili sia a partire dal mondo classico greco-romano alle filosofie d’ispirazione buddista, possono rientrare nel nostro percorso di studi.

Uno di questi esami mi fece scoprire Emanuel Swedenborg, un mistico svedese del XVIII° secolo.

Una figura poliedrica e controversa, capace di ispirare fior di scrittori e C. G. Jung.

Senza entrare troppo nel personaggio posso dire che rimasi colpito da un suo racconto riguardante il timore di un uomo di non riuscire a raggiungere il paradiso, ragione per la quale si ritirò nel deserto non per meditare od espiare, ma per restare lontano da ogni fonte di peccato.

Dal punto di vista pratico le sue intenzioni vanno a buon fine, trascorre la sua esistenza in un luogo dove non vi è la possibilità di violare i precetti religiosi.

Tuttavia, nell’aldilà, scopre che il paradiso è espressione delle esperienze personali, pertanto dovrà costruirlo attraverso le sue memorie ed esperienze.

Dal momento in cui la sua conoscenza terrena si limita al deserto, ecco che non può immaginare altro, modellando per la sua eternità una distesa polverosa.

L’interesse psicologico per questa narrazione è molto forte: siamo il frutto delle nostre esperienze positive, molto di più della privazione di esperienze negative, poiché il paradiso diventa la metafora di quanto realizziamo, senza l’ancestrale timore di “sbagliare”.

Serve quindi il coraggio di confrontarsi con quegli elementi della quotidianità che ci pongono oggettivamente nella condizione di scegliere e di apprendere dalle scelte stesse.

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