Franco Assaiante: Riformare il sistema delle pensioni
Da anni si parla della necessità di riformare il sistema delle pensioni L’ultimo adeguamento riguardava la quota di pensione non soggetta a tassazione, intervento dimostratosi insufficiente a riequilibrare, seppur parzialmente, il potere d’acquisto dei redditi da pensione, poiché molto limitato.Dopo tante promesse, sembra si stia riaprendo il confronto sugli interventi da attuare. Al momento ci sembra che le proposte non colgono appieno le esigenze delle persone anziane che, in tutti questi anni di crisi, si sono fatti carico personalmente sia dei maggiori costi economici per la propria salute, che per mantenere condizioni e tenori di vita adeguati e dignitosi. Saremo presenti – oltre che per vigilare – anche per aggiustamenti, proposte e confronti, in particolare per modificare concretamente i criteri della rivalutazione dei redditi da pensione, con un dispositivo più funzionale alle reali esigenze della categoria, utilizzando nuovi parametri di adeguamento, in termini di agevolazioni, detrazioni e deduzioni fiscali, in grado di incidere e soddisfare concretamente le condizioni – economiche di vita – delle persone anziane e dei pensionati. Intanto ricordiamo che dal 1 luglio l’Inps ha pagato la maggiorazione della quota integrativa o cosiddetta 14.ma mensilità, che nel 2017 veniva erogata a circa 2 milioni di pensionati che non superavano la soglia di una volta e mezzo il trattamento minimo Inps, il beneficio – da allora – è stato esteso a tutti i pensionati ultrassessantaquattrenni (nati entro il 1957 – ad oggi circa 3,3 milioni) il cui reddito annuo lordo complessivo non superi la soglia di 2 volte il trattamento minimo( T.M ). Il contributo – introdotto dal Governo Prodi nel 2007, in favore delle pensioni più basse, varia a seconda del reddito lordo complessivo individuale e dell’ anzianità contributiva dell’assicurato, come da tabella: 1) Soggetti(lavoratori dipendenti – con redditi sino a 1,5 volte il T.M (515,58 nel 2021), con R eddito P ersonale sino ad €. 10.053,81; fino a 15 anni di A nz. C ontr.= €. 437,00; tra 15 e 25 anni =€. 546,00 ; oltre 25 anni €. 655,00 . 2) Soggetti(lav. Dip. con redditi tra 1,5 e 2 volte il T.M. ), con R.P . da 13405,08 a 13741,08 -fino a 15 anni di A nz. C ontr. €. 336,00 ; tra 15 e 25 anni =€. 420,00 ; oltre 25 anni €. 504,00 . Per i lavoratori autonomi s ono richiesti 3 anni in più di A.C : quindi 18 , tra 18 e 28 , oltre 28. Per coloro che compiono i 64 anni dal 1 agosto , l’aumento verrà erogato nel mese di dicembre ed in misura proporzionale ai mesi di possesso del requisito anagrafico.(Nota- R.P = R eddito P ersonale). Restano esclusi dal beneficio i possessori dell’assegno e/o di pensione sociale e di prestazioni assistenziali invalidità civile). In ogni caso, per una maggiore comprensione del beneficio spettante è utile, oltre che necessario, rivolgersi alle sedi del Patronato ACLI.
Franco Assaiante -Vice Segretario Prov.le FAP Acli Latina
invalidità civile). In ogni caso, per una maggiore comprensione del beneficio spettante è utile, oltre che necessario, rivolgersi alle sedi del Patronato ACLI. Franco Assaiante -Vice Segretario Pro.le FAP Acli Latina