CAPORALATO, DOKITA: AL VIA ‘GET AP!’ CONTRO SFRUTTAMENTO TRA INIZIATIVE FESTIVAL WORD AGRO PONTINO CON ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO
Latina, 20 lug. – “Mediatori culturali all’interno di
scuole e servizi pubblici; insegnamento in classe dell’educazione
alla cittadinanza globale e, nei Paesi di origine; sportelli
informativi su opportunità di lavoro, rischio sfruttamento e
caporalato in Italia. Sono solo alcune delle proposte contenute
nel ‘Manifesto per l’inclusione’ elaborato dalle associazioni
della società civile dell’Agro Pontino per ripensare lo sviluppo
di un territorio diventato negli anni sinonimo di emarginazione e
sfruttamento, soprattutto ai danni di una parte significativa
della comunità immigrata, circa 55mila persone, composta in
maggioranza da romeni e indiani Sikh. L’iniziativa è un tassello
di un progetto più ampio e ambizioso, ‘Get AP! Strategie per una
cittadinanza globale dell’Agro Pontino’, promosso
dall’associazione Dokita insieme a una rete di organizzazioni
attive sul territorio (CeSPI, Tempi Moderni, GUS, Progetto
Diritti, Caritas Diocesana di Latina, Articolo Ventiquattro) e
cofinanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo
sviluppo”, si legge nella nota diffusa da Dokita.
“L’Agro Pontino non è un fatto locale, né un caso isolato.
Rappresenta piuttosto la riproduzione su piccola scala di un
fenomeno radicato e diffuso lungo tutta la Penisola. Da Nord a
Sud, il Bel Paese è costellato di ‘quartieri-ghetto’ dove
prosperano esclusione sociale, sfruttamento lavorativo e degrado
abitativo. Per questo ci riguarda tutti. Per questo siamo
convinti che il nostro impegno per un modello di sviluppo
sostenibile possa essere da stimolo anche per altre realtà”,
commenta il direttore di Dokita Mario Grieco.
GET AP! – IL PROGETTO – Per contribuire a contrastare
l’esclusione sociale, ‘Get AP!’ ha puntato sulla popolazione
locale e in particolare sui giovani, sulla comunità immigrata,
sulle organizzazioni della società civile attive sul territorio e
sulle istituzioni locali.
Convinta che la prima arma contro la
discriminazione sia la conoscenza, la rete di organizzazioni
capitanata da Dokita è entrata nelle scuole dell’Agro Pontino –
in particolare nove istituti superiori tra Latina, Terracina,
Fondi, Formia e Sabaudia – con lo scopo di favorire la
comprensione del fenomeno migratorio, dei problemi legati
all’integrazione e delle opportunità di sviluppo sostenibile.
Quaranta le classi (quarte e quinte) coinvolte, per un totale di
più di 800 studenti e quasi 70 docenti . Oltre agli incontri sui
temi della cittadinanza globale con esperti del settore, le
ragazze e i ragazzi hanno partecipato attivamente realizzando,
col supporto di un videomaker professionista, video racconti di
storie dal territorio di buona accoglienza, integrazione,
emancipazione femminile e ambientalismo.
“Gli studenti, inoltre, sono stati coinvolti in un’indagine i
cui risultati sono parte centrale della ‘ricerca azione’ curata
da CeSPI- si legge ancora nella nota- e dalla quale emergono le
criticità del territorio: non solo esclusione sociale e
sfruttamento lavorativo della comunità immigrata, ma anche
discriminazione e scarsa integrazione degli studenti di origine
straniera, degrado ambientale e carenza di politiche giovanili.
Il risultato è che il 60% degli studenti vede il proprio futuro
fuori dall’Agro Pontino, in un’altra città italiana, mentre un
terzo progetta di emigrare in un altro Paese. A tornare sui
banchi di scuola sono stati anche i docenti, con un ciclo di
incontri animato da esperti, ricercatori e sociologi sul tema
dell’educazione alla cittadinanza globale”. Raccogliendo i
suggerimenti venuti dalla comunità scolastica è nato il
‘Manifesto per una scuola inclusiva e sostenibile nell’Agro
Pontino’.
“A favore della comunità immigrata che
popola l’Agro Pontino, ‘Get AP!’ invece ha messo in campo
iniziative di tutela socio-legale e di sostegno
all’associazionismo sul territorio. Circa mille persone hanno
usufruito degli sportelli di orientamento e informazione presenti
nelle cinque città della provincia di Latina per servizi relativi
a pratiche burocratiche, contratti di lavoro e procedure di
regolarizzazione. Le informazioni raccolte in un database
offrono uno spaccato significativo della comunità immigrata.
Emblematico, per esempio, che l’oltre l’80% viva in condizioni
abitative precarie, un terzo percepisca un reddito inferiore ai
500 euro, il 20% lavori in nero. Oltre il 60% è intenzionato a
stabilizzarsi in Italia e a chiedere il ricongiungimento
familiare”.
‘Get AP!’, spiega l’Associazione, infine ha permesso di “porre
le basi per la creazione di uno spazio di condivisione
all’interno del quale le organizzazioni della società civile
attive sul territorio (Ong, associazioni, sindacati) possano fare
rete per dialogare tra loro e con le istituzioni locali (Comuni,
scuole, Asl). Dai tavoli di discussione è nato il ‘Manifesto’
per l’inclusione e lo sviluppo sostenibile dell’Agro Pontino e
dei Paesi d’origine della comunità immigrata”.
IL FESTIVAL – WORLD AGRO PONTINO – A suggellare questo percorso
iniziato ormai due anni fa, il ‘Festival World Agro Pontino’ in
calendario dal 31 luglio al 1° agosto a Terracina. L’evento sarà
l’occasione per presentare e approfondire, grazie al contributo
di numerosi esperti, i risultati complessivi del progetto ‘Get
AP!’. Ma non solo. Il programma è fitto di appuntamenti tra
spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche dal mondo e
laboratori di danza etnica che hanno come filo conduttore la
bellezza dell’incontro interculturale. A chiudere la kermesse il
concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio, un esperimento
interculturale e artistico unico nel suo genere, che per
l’occasione presenterà in anteprima nazionale il nuovo spettacolo
‘Dancefloor’.