AGRICOLTURA, COLDIRETTI LAZIO: BENE EMENDAMENTO LOMBARDI SU SUOLO AGRICOLO

Roma, 15 lug. – “Accogliamo con piacere l’attenzione
dell’assessore regionale Roberta Lombardi alla questione legata
al consumo di suolo agricolo produttivo, causato
dall’installazione dei pannelli solari. Una tematica sulla quale
ci stiamo battendo da tempo nel segno della salvaguardia della
filiera agroalimentare e dei nostri territori”. Così il
presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, sull’emendamento
presentato alla Legge di stabilità regionale2021″ dall’assessore
alla Transizione Ecologica e alla Trasformazione Digitale della
Regione Lazio, Roberta Lombardi e approvato nel Collegato al
Bilancio in IV Commissione del Consiglio regionale. 
Sospese quindi fino al 30 giugno 2022 le nuove autorizzazioni
di impianti di produzione di energia eolica e le nuove
installazioni di fotovoltaico di grandi dimensioni a terra ad
esclusione degli impianti agrivoltaici. Previsto anche lo
stanziamento di 2 milioni di euro per le comunità energetiche,
oltre alla mappatura delle aree idonee e non idonee.
“Quello che chiediamo da tempo è una pianificazione
urbanistica e norme chiare in una materia che continua ad essere
troppo lacunosa- aggiunge Granieri- L’emendamento di oggi
consente di sanare in parte queste lacune e rappresenta un grande
passo avanti. Naturalmente siamo  favorevoli all’utilizzo di
energie rinnovabili, ma non possiamo permetterci di consumare
suolo agricolo produttivo con l’installazione di pannelli
fotovoltaici. Ora più che mai la pandemia ci ha dimostrato quanto
sia fondamentale l’agricoltura per il nostro Paese”.
I rapporti FAO evidenziano che l’incremento demografico
previsto al 2050 farà aumentare la domanda mondiale di prodotti
agricoli del 50% rispetto ai livelli attuali. Eppure continuano a
crescere le richieste presentate alla Regione Lazio per chiedere
la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici, che solo negli
ultimi mesi sono state oltre cento. Con l’emendamento di oggi
viene posto un freno. Il timore di Coldiretti è anche legato alle
ripercussioni che questi interventi potrebbero avere sul settore
turistico, con un’inevitabile perdita di appetibilità del
patrimonio artistico e culturale dei territori interessati, oltre
al danno paesaggistico che ne deriverebbe.
“Abbiamo bisogno di soluzioni alternative valide- conclude
Granieri- che siano in grado di tutelare i prodotti dei nostri
territori. E’ quello che già accade nelle nostre aziende, dove i
pannelli solari vengono installati sui tetti delle stalle o dei
magazzini, senza compromettere l’uso di terreno agricolo
produttivo, con un impatto negativo sui cambiamenti climatici.

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