CINGHIALI: LOMBARDI “COINVOLGIAMO AGRICOLTORI IN AZIONI CONTENIMENTO”

ROMA (ITALPRESS) – “La gestione del cinghiale sta presentando
criticità crescenti, anche su scala nazionale e internazionale
oltre che nel Lazio, soprattutto per lo squilibrio ecologico e i
relativi danni alla biodiversità, provocati da scompensi, come
appunto quelli derivanti dalla proliferazione di questa specie,
che poi si traducono in ripercussioni negative, oltre che sugli
ecosistemi (si pensi ad esempio a quelle specie animali che
nidificano a terra), anche sulle attività produttive locali,
principalmente agricole, e sulle comunità locali dei territori
interessati. Per questo come Regione Lazio, stiamo affrontando la
questione tenendo conto dei suoi aspetti, in coordinamento con
tutti gli attori coinvolti, dai Comuni agli Enti Parco fino agli
operatori del settore, e sensibilizzando gli abitanti nei pressi
delle aree naturali protette interessate”. Cosi’ Roberta Lombardi,
assessora alla Transizione Ecologica in merito alla manifestazione
di protesta sui rischi e i danni derivanti dalla proliferazione
dei cinghiali organizzata oggi da Coldiretti davanti alla sede
della Regione Lazio e in tutta Italia.
“Oltre a questi interventi urgenti di contenimento, la Regione
Lazio sta mettendo in piedi una strategia di gestione del
cinghiale a livello di sistema delle aree protette, prevedendo un
coordinamento centrale e la collaborazione fra i vari Enti di
gestione, anche attraverso Tavoli tecnici, in modo da ottimizzare
la redazione dei Piani di Contenimento per la Gestione e il
Riequilibrio ecologico della Fauna selvatica e rendere più
efficaci ed efficienti le attività di cattura. Tra le altre
azioni previste dai recenti accordi, con associazioni agricole e
ambientaliste e i vari attori presenti sul territorio, la
formazione necessaria a diventare coadiutori nelle catture e altre
misure di prevenzione volte a garantire una convivenza
uomo-animali, come ad esempio l’uso dei recinti elettrificati.
Attualmente nei Parchi regionali del Lazio, sono stati attuati 10
piani di controllo che ad oggi nel 2021 hanno portato alla cattura
di circa 300 cinghiali”.
“A questo si aggiungono le azioni che possono mettere in campo i
Comuni (predisporre con un’apposita ordinanza la cattura dei
cinghiali, corretta gestione dei rifiuti urbani, installare
segnaletica sulla viabilità di propria competenza, e materiali
per ridurre la velocità delle macchine nei tratti a rischio) e le
persone (evitare di foraggiare i cinghiali con scarti di cibo,
anche attraverso un corretto conferimento dei rifiuti urbani per
non attrarre gli animali nei centri cittadini, recinzioni efficaci
ad giardini, aree verdi e parcheggi di propria pertinenza”,
conclude Lombardi.

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