Confindustria Nautica, Unioncamere e Assonat chiedono rilancio del comparto mare
Confindustria Nautica, Unioncamere e Assonat chiedono attenzione e impegno per elaborare un progetto di rilancio “del comparto del mare, della nautica dei porti turistici e del turismo nautico, uno dei pochi che meglio ha resistito alla crisi pandemica e tra i primi a trainare la ripartenza del Paese”. Le tre associazioni mettono in fila una serie di cose concrete da avviare. “Mai come oggi – spiegano – la rapida adozione del nuovo regolamento di attuazione del Codice della nautica, la nomina del nuovo comandante generale delle Capitanerie di porto e il rafforzamento della direzione del Trasporto marittimo del Mims, anche con l’immissione di nuove risorse, assumono un rilievo strategico anche in considerazione della loro coincidenza temporale”.
Il settore, forte di una filiera che dà lavoro a 180.000 persone e della “leadership mondiale della produzione industriale” richiede “a tutti gli attori pubblici coinvolti un fattivo contributo in termini di capacità operativa, esperienza, conoscenza delle materie, al fine di elaborare un progetto dii medio e lungo periodo all’interno di una visione multisettoriale e di prospettiva integrata”. Per le tre associazioni servono “figure professionali sempre più in grado di valorizzare in maniera profonda la nautica e più in generale il mondo marittimo, tenendo conto della rilevanza economica e sociale che rappresentano, venendo incontro alle aspettative degli imprenditori, degli operatori del settore e dei cittadini e dell’utenza internazionale”. (ANSA).