La ferita paterna
Dr. ssa Alessia Micoli
Psicologa Criminologa
Spesso all’interno delle cause di separazione ed affidamento di minori, ovvero all’interno delle consulenze tecniche di ufficio (C. T. U.) ci si trova a contatto con la sofferenza dei minori derivata dai comportamenti delle figure di riferimento quali i genitori.
Sovente si riscontra l’assenza della figura del padre, una figura fortemente indispensabile e necessaria per una crescita sana ed equilibrata del minore; l’assenza può essere causata da una madre che mette in atto una serie di strategie al fine di allontanare l’ex dai figli, oppure un padre che si sente rifiutato e prende le distanze, oppure situazioni altamente conflittuali che vedono ridurre od eliminare i vari contatti tra padre e figlio.
È ampiamente ribadito che l’assenza emotiva ha lo stesso peso dell’assenza fisica all’interno della psiche di un minore.
Di conseguenza troviamo, in special modo durante le cause di separazione giudiziale, moltissimi figli arrabbiati con il padre che soffrono dell’abbandono o dell’allontanamento di questi.
Le relazioni primarie, come quelle che legano alle figure genitoriali, sono relazioni molto profonde e di conseguenza lo sono anche le ferite ad esse connesse.
I figli che vivono con l’assenza del padre rischiano molte ripercussioni psicologiche e conseguenze sulla formazione della propria personalità, con conseguenze che si riflettono sulla vita quotidiana, dai risultati scolastici alle relazioni con il prossimo; difatti i figli rispondono in modi differenti al comportamento dei genitori: c’è chi ne prende le distanze, chi si isola, chi manifesta il bisogno forte di avere attenzioni.