Editoria: l’addio di Sallusti al ‘Giornale’, “non vivo di ormai”

Roma, 17 mag. – “A volte le cose sono piu’ semplici di
come appaiono o di come si vorrebbe farle apparire”, scrive
Alessandro Sallusti nel suo commiato ai lettori de Il Giornale
dopo le dimissioni per assumere la direzione di Libero dal primo
giugno. “Giunto dove sono potrei dire ‘ormai sono accasato’
oppure ‘ormai sono vecchio per tentare nuove avventure’. Ma
‘ormai’ mi sono accasato alla famiglia di Paolo Berlusconi e di
sua figlia Alessia (i miei editori) () cosi’ come ‘ormai’ mi e’
stato concesso il privilegio di dare del tu al presidente Silvio
Berlusconi” () ecco avrei potuto vivere tranquillamente di
‘ormai’, ma un giorno anche grazie a un fortunato incontro, m i
si e’ insidiato nella testa un altro ‘ormai’ che ha avuto la
meglio: ormai, dopo dodici anni, era ora di rinunciare a tante
certezze e affrontare nuove sfide, senza rancore ne’ particolari
calcoli”, conclude Sallusti nel motivare la sua scelta.
Ringraziamenti a Sallusti “per la sua dedizione e per la sua
professionalita'” sono stati espressi dall’editore Paolo
Berlusconi, convinto che “le stesse doti che sicuramente gli
regaleranno grandi soddisfazioni anche nella sua nuova
esperienza lavorativa”. Il Giornale, assicura Paolo Berlusconi,
“continuera’ sulle medesima linea editoriale, promuovendo i
valori di liberta’ e coraggio delle idee che da sempre lo
contraddistinguono”. (AGI)

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