Buon 1 maggio
Oggi primo maggio, il pensiero è va a chi ha perduto il lavoro o la propria attività di impresa, a chi è sfruttato nel lavoro.
La pandemia ha reso ancor più fragile il mercato del lavoro ed oggi più che mai è il momento dell’unità. E’ il momento che Istituzioni, Società’ civile, Impresa, sindacato e Scuola, collaborino insieme per dare risposte adeguate e ridare dignità alle tante persone che ogni giorno vivono sulla loro pelle la disoccupazione, il lavoro sottopagato.
Le problematiche del lavoro e del disagio sociale li possiamo fronteggiare uniti, e non con l’emergenza ma con politiche lungimiranti, che guardino alle future generazioni. Occorrono politiche interdipendenti che affrontino il problema del lavoro sommerso, delle discriminazioni, dello sfruttamento, del lavoro sottopagato; politiche che diano centralità alla persona.
Il lavoro e’ fondamento di democrazia, e’ fonte di dignità.
Il lavoro, ci ricorda Papa Francesco, è molto di più di una necessità per garantirsi la sopravvivenza e mantenere, con la propria fatica, se stessi o una famiglia. Perché solo il lavoro concorre a restituire la dignità alla persona che l’ha persa, riconsegnando con essa all’uomo il proprio rapporto con il reale.
È da qui occorre ripartire, nel riconoscere la dignità della persona, nel rispettarla senza strumentalizzazioni e sfruttamenti. Promuovere un lavoro inclusivo e partecipativo che dia spazio al merito e al valore della persona.
Alessandra Bonifazi