ROMA. IPOTESI ZINGARETTI CANDIDATO SINDACO, PALLA IN MANO A M5S – SE GRILLINI ESCONO DA GIUNTA E SALTA ACCORDO PER REGIONALI GOVERNATORE RINUNCIA

(DIRE) Roma, 23 apr. – “Vorrei continuare a fare il presidente di
Regione”. Nicola Zingaretti non usa le parole a caso e dietro
quel condizionale si nasconde un’altra verita’ sul suo futuro
politico e le prossime elezioni per il sindaco di Roma.
Nonostante i ripetuti “io faccio il presidente della Regione
Lazio” e la sottolineatura che sfiora l’endorsement sulla
candidatura di Roberto Gualtieri alle primarie di centrosinistra,
la possibilita’ che il governatore corra per il Campidoglio allo
stato e’ molto piu’ che un’ipotesi. Secondo quanto risulta
all’agenzia Dire, Zingaretti avrebbe dato la disponibilita’ a
candidarsi a sindaco ma a due “condizioni”: il M5S non dovrebbe
uscire dalla giunta regionale ne’ far saltare l’accordo che li
vedrebbe insieme al centrosinistra alle prossime elezioni
regionali.
   Un doppio nodo che diventa triplo al sorgere spontaneo della
domanda tra i pentastellati: “Come reagirebbe Virginia Raggi
sapendo che il presidente della Regione, che l’ha definita una
minaccia per Roma, si candida contro di lei a Roma e
contemporaneamente il Movimento 5 Stelle non solo non esce dalla
giunta nel Lazio ma va in coalizione col centrosinistra alle
prossime regionali, magari proprio nello stesso giorno in cui si
votera’ a Roma?”.
   Qui il “macigno” politico che impedisce a Enrico Letta, che ha
sempre avuto in mente l’opzione Zingaretti a Roma, di chiudere
l’accordo con i 5 Stelle, che adesso hanno in mano il destino
della candidatura al Campidoglio del governatore del Lazio. I
dialoghi tra il segretario del PD, Giuseppe Conte, neoguida in
pectore dei 5 Stelle, Vito Crimi e Luigi Di Maio vanno avanti da
giorni e a breve, forse entro questo week end, si capira’ se i
grillini saranno in grado di “tenere botta” con la sindaca
uscente senza produrre una rottura che porterebbe Raggi a
ricandidarsi da sola, uscendo dal Movimento, forte del suo
consenso in citta’ e dell’investitura mai rinnegata finora sia da
Beppe Grillo che da diversi pezzi del Movimento.
   Il borsino per ora da’ in calo la possibilita’ che si arrivi a
un accordo capace di spianare la strada a Zingaretti verso il
Campidoglio. Il M5S ha sempre sostenuto il bis di Virginia Raggi
e la base grillina vedrebbe come un tradimento la mancata
“tutela” della sua candidata con la permanenza dei pentastellati
in Giunta regionale e in maggioranza.

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