UCID GIOVANI AVVIA IL CONFRONTO CON IL MINISTRO DADONE

I GIOVANI MANAGER ED IMPRENDITORI: LA RIPRESA DOPO LA PANDEMIA PARTE DA NUOVE STRATEGIE E DALLE POLITICHE GIOVANILI.

Si è svolto lo scorso mercoledì il talk “Visione GIOVANI #connect #engage #evolve #empower. Economia etica per la ripresa – Living The Economy of Francesco” promosso dai Giovani dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) in collaborazione con Re-Generation Y-outh e del Consiglio Nazionale Giovani oltre che il patrocinio di The Economy of Francesco, il movimento che sta mettendo in connessione economisti e imprenditori del mondo per proporre un’economia sostenibile ispirata alle due encicliche di Papa Francesco, Laudato sii e Fratelli tutti. Un confronto aperto tra il mondo delle Istituzioni e i giovani professionisti, manager ed imprenditori per contribuire in modo responsabile alle strategie per la ripartenza, nato dalla necessità di nuovi strumenti di concertazione che più orientata ad una visione giovane e di lungo periodo.

Ad aprire i lavori Simona Mulè, Referente Nazionale del Coordinamento Giovani Donne UCID.

“La connessione tra i giovani imprenditori e manager e le Istituzioni è la strada per promuovere azioni concrete mirate a mettere al centro della nuova rivoluzione economica la persona e gli Sdgs dell’Onu. Le politiche giovanili sono politiche trasversali ma la vera sfida sarà quella raccoglierle in maniera organica e in un unico pilastro, quello poi delle politiche per la nuova generazione. La riproposizione di un sistema scolastico che risponda alle esigenze dell’attuale mercato del lavoro, favorendo percorsi STEAM, la valorizzazione del merito e il sostegno all’imprenditoria femminile e giovanile per garantire occupazione, percorsi di educazione ed inclusione finanziaria con un faro puntato anche sul gender gap salariale, sul divario di genere e generazionale e affermando i principi di fraternità e di amicizia sociale, richiamati da Papa Francesco, sono le soluzioni per una economia civile etica e generativa che, come giovani acidini a livello nazionale e locale, intendiamo promuovere. ”

Secondo il Ministro per le Politiche giovanili Fabiana Dadone, ospite del talk, “la politica pretende di conoscere le aspettative dei giovani ma poi non li ascolta mai. Ci sono nuove professionalità per i ragazzi ma bisogna conoscerle e individuarle”.

Tra i temi trattati, quello del servizio civile universale che il Ministro ha definito un “progetto utile e importante. Oggi è riconosciuto poco sul fronte delle skills ma le competenze acquisite dai ragazzi durante il servizio civile andrebbero riconosciute e certificate”.

In particolare, quelle del servizio civile digitale “devono servire anche per implementare le competenze nell’ottica lavorativa e delle dinamiche del lavoro di gruppo”. E ancora: “È importante riuscire a capire che l’orientamento scolastico deve partire sin da piccoli. Questo aiuterebbe a prevenire l’aumento dei neet e servirebbe ad orientare meglio le ragazze sulle conoscenze steam”.

Sono necessarie nuove strategie e politiche giovanili innovative, al fine di dare un contributo determinante a un cambiamento culturale che sia globale e trasversale. Per questo la ministra Dadone ha accettato l’invito al dialogo con i giovani manager ed imprenditori.

Tra gli ospiti del “salotto virtuale” condotto dalla giornalista Virginia Saba, Giusy Sica, tra le 50 più influenti giovani founder europee, Maria Cristina Pisani, Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Pierluigi Germani e Benedetto Delle Site rispettivamente Presidente Nazionale e Presidente Incoming UCID Giovani. Tra gli interventi di apertura quello di Giorgia Nigri, Work & Care Village Coordinator The Economy of Francesco. 

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