SOCIALE: CGIL CISL E UIL LAZIO SOSTENGONO LA PROTESTA DEI SINDACATI DEGLI INQULINI A MONTECITORIO

“Domani, 16 febbraio, alle ore 15, davanti alla sede del Parlamento, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza, si svolgerà un presidio unitario dei sindacati degli inquilini Sunia-Sicet-Uniat e Unioni Inquilini per impedire che nella conversione in legge del DL milleproroghe venga eliminata la misura di proroga degli sfratti al 30 giugno, richiesta che viene sostenuta dalla grande proprietà immobiliare”.

Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio, la Cisl di Roma Capitale Rieti, la Cisl del Lazio e la Uil del Lazio.

“Nella città di Roma, dove pendono 7200 richieste di esecuzioni di sfratto, – continua la nota – una misura del genere sarebbe devastante sia per le famiglie coinvolte che per la crisi pandemica che stiamo attraversando. Roma è in forte sofferenza dovuta a un’amministrazione politica ormai allo sbando e che sta per approvare un bilancio fatto di sacrifici e tagli.

La povertà è in crescita esponenziale e colpisce, secondo l’Istat, 450mila persone, con 27mila cittadini che hanno fatto richiesta del reddito d’emergenza e 78.586 richiedenti il reddito di cittadinanza ai quali si aggiungono circa 650mila lavoratori dipendenti e autonomi che stanno usufruendo di misure di sostegno al reddito per aver perso il lavoro. Ci sono circa 14mila persone il lista d’attesa per le case popolari e assegnazioni ferme da mesi e la beffa di sole 9.700 domande soddisfatte su una richiesta di circa 50mila per il bonus affitto Covid entrato in vigore da maggio con soldi stanziati dalla regione Lazio e bloccati dall’amministrazione capitolina. Invece proprio il bonus affitto dovrebbe essere la misura da incentivare, soprattutto pensando agli inquilini di piccoli proprietari anch’essi in difficoltà in quanto non ricevono nessun tipo di ristoro o agevolazione fiscale.

Anche in sede di conversione del maxi decreto ristori è stata introdotta una misura finalizzata a prevenire gli sfratti incentivando la rinegoziazione del canone e assegnando al locatore un contributo a fondo perduto fino al 50% della riduzione del canone per un massimo di 1200 euro.

Il diritto di proprietà è costituzionalmente previsto ma crediamo che in questa crisi devastante almeno la grande proprietà immobiliare debba sopportare, come il resto della città, un sacrificio.
Nel sostenere la rivendicazione dei sindacati degli inquilini sul mantenimento della proroga degli sfratti, chiediamo politiche abitative strutturali, la costruzione di nuove case popolari, contributi all’affitto certi e quando e dove necessario la rinegoziazione degli affitti“.
(Com/RoPag)

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