INCIDENTI DI TORINO, INTERVIENE LUBIANA RESTAINI – COORDINATRICE CONSULTA PICCOLI COMUNI ANCILAZIO


“La tragedia di Torino accaduta il 3 giugno 2017 durante la proiezione in piazza San Carlo della finale di Champion League, ha prodotto anche la condanna, pesante, di un anno e mezzo per il Sindaco Chiara Appendino.
Ci furono due morti nella calca provocata dal comportamento criminale di alcuni giovani rapinatori, ed oltre un migliaio di feriti, ma che c’entra il Sindaco Chiara Appendino, che era a Cardiff ad assistere alla finale della Juventus, rispetto a quanto approntato in termini di sicurezza dal suo Capo di Gabinetto, dal Questore, dagli organizzatori dell’evento, dall’architetto che aveva redatto il piano di evacuazione?” Lo afferma Lubiana Restaini, coordinatrice della consulta dei piccoli comuni Anci Lazio, che continua:
“Come prevedere ed arginare un reato penale, con gli spray urticanti per rapinare nella confusione, che si pone come variabile infinitesimale tra le possibili ed umane previsioni cui provvedere?
Alcune riflessioni si impongo con urgenza e determinazione: le leggi che servono a garantire democrazia e libertà alle nostre vite, come il Testo Unico sugli Enti Locali, non possono contenere ancora tracce del principio di responsabilità oggettiva e non personale, e fattispecie di concorsi colposi ingiusti ed obsoleti.
Il comparto degli enti locali, dal 1990, è stato oggetto di continue riforme, cosa non avvenuta tra l’altro, per lo Stato e le Regioni, ed in esse si è affermato con le leggi Bassanini la cesura netta tra responsabilità politico amministrativa e responsabilità gestionale; i Sindaci si sono visti ridurre i propri poteri, competenze, prerogative in favore di un nuovo organo di fatto, la Dirigenza, eppure continuano a pagare.
Dopo il danno la beffa, se essi continuano ad essere incriminati per residui della vecchia normativa? Chi, soprattutto nei piccoli Comuni dove amministrare è un generoso atto di volontariato, se la sentirà di assumersi la responsabilità da Sindaco?
Accanto alla solidarietà piena per Chiara Appendino, riflettiamo su come ancora una volta si indebolisce la nostra democrazia e manifestiamo in ogni modo il nostro disappunto, anche firmando in proposito l’appello di ANCI.”

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