SMOG: LAZIO, A FROSINONE PM10 OLTRE I LIMITI, SEGUE ROMA = Nella Capitale NO2 oltre il limite dell’Oms per la tutela della salute. I dati del dossier Mal’aria
Roma, 29 gen. – (Adnkronos) – Nel 2020, Frosinone si sono registrati
77 giorni di superamenti dei limiti consentiti di Pm10 nell’aria
(oltre 50 μg/m3), a Roma 46. La Capitale ha poi una media annua di 26
μg/m3 di polveri sottili e il capoluogo ciociaro di 30. E’ quanto
emerge dal dossier Mal’aria pubblicato oggi da Legambiente.
Analizzato anche il fronte del biossido di azoto, in maniera specifica
dal dossier su Roma e Milano grazie al progetto #CleanCities: il gas
proveniente dagli scarichi delle auto, a Roma si attesta a una media
annua di 34 μg/m3, dato che, seppur al di sotto dei 40 μg/m3 (limite
di legge consentito), è molto superiore a quanto dettato dalle linee
guida dell’Oms che prevedranno invece di contenere l’NO2 a una media
massima annuale di 20 μg/m3 per la tutela della salute.
”Nel 2020 a Roma troppi giorni di smog fuori i limiti e biossido di
azoto sopra il livello di tutela per la salute – commenta Roberto
Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – Purtroppo questi sono dati
che certificano per la Capitale un dominio dell’auto privata negli
spostamenti: quando c’è stata la possibilità di muoversi lo si è fatto
con la macchina, chiaramente anche per evitare il contagio e vista una
sfiducia nei mezzi pubblici, dove le scene di assembramento, di
mancato rispetto del distanziamento fisico necessario e i tempi di
attesa rimasti incredibilmente in linea con il periodo pre-pandemia,
hanno spinto quanti ne avevano la possibilità, a muoversi in auto, e
con questi dati il risultato è lampante”.
“Non arretriamo di un passo sulle nostre richieste di
più trasporto pubblico e contro la sospensione delle Ztl, a maggior
ragione nell’era del Covid e pensando anche a tutta una fascia sociale
che non può permettersi il viaggio in macchina ed è quindi
maggiormente esposta al contagio. Finora però – continua Scacchi – con
questa amministrazione sono caduti nel vuoto appelli e richieste di
più Tpl o di riattivazione per tratti ferroviari pronti ma non
funzionanti come la Centocelle-Giardinetti del trenino Casilina, i
tempi di attesa sono rimasti uguali e gli stop lunghissimi dei varchi
Ztl, in primavera/estate e nell’ultima parte dell’anno, sono stati
ulteriore spinta sbagliata del Campidoglio all’uso delle auto private
anche nel cuore della città”.
“L’idea di futuro della Capitale deve avere al centro l’ambiente, con
una poderosa cura del ferro, potenziamento della rete TPpl, Grab e
nuove aree pedonali a partire proprio dal Colosseo: non si è visto
niente di tutto questo e noi ci siamo rotti i polmoni”. Stamattina i
volontari di Legambiente, hanno steso infatti, proprio davanti al
Colosseo lo striscione “Ci siamo rotti i polmoni”.