FDI Terracina pressa L’ASL: Nuovi macchinari e più personale per curare le patologie diverse dal Covid”

TERRACINA- L’ospedale di Terracina riveste da marzo 2020 un ruolo nevralgico per la patologia No Covid. Il nosocomio del presidio Centro dell’ASL di Latina negli ultimi mesi ha dovuto far fronte alla richiesta crescente di cure primarie e specialistiche avanzate dall’utenza di un territorio vastissimo che conta oltre ai paesi dei monti Lepini (Roccagorga, Roccasecca dei Volsci, Maenza, Priverno, Sonnino) ai grandi centri di pianura (Fondi e Pontinia) e alle città di riviera (da Sabaudia a Sperlonga) l’arrivo di pazienti provenienti dalle zone a sud di Latina e a nord di Formia per patologie non legate alla clinica data dalla CovSars19.

Lo afferma il direttivo di Fratelli d’Italia di Terracina, coordinato da Fabio Minutillo che aggiunge: “Notevoli sono i disagi riscontrati in Pronto Soccorso nell’arduo compito di “selezionare il paziente no covid” per un presidio che non dispone di macchinari efficienti per tener testa al Covid19 (ecografi,ventilatori…) che deve sopperire alla mancanza di medici specialisti ed infermieri con le stesse forze in campo dall’inizio della pandemia. “Ci troviamo ad assistere pazienti con patologie severe, talvolta critici, che necessitano di cure immediate, troppo spesso ostacolate dalla mancanza del risultato di un tampone molecolare, con drammatici ritardi nei trasferimenti in altri ospedali per consulenze o ricoveri”sottolinea il coordinamento di fdi Terracina “la risposta efficiente che la nostra ASL sta dando nella gestione della pandemia presso il Santa Maria Goretti di Latina e il Dono Svizzero di Formia, ospedali Covid, rischia di venir meno proprio dove il covid non dovrebbe essere!” e aggiunge “purtroppo la carenza di personale, di luoghi idonei all’isolamento del paziente e di strumentazione all’avanguardia espone quotidianamente dipendenti e pazienti al rischio di contagio”. E’ di questi giorni la notizia passata ai più in sordina della chiusura del reparto di chirurgia dell’ospedale terracinese per cluster covid19 con 18 pazienti, 11 infermieri e 4 medici contagiati. La chiusura del reparto, seppur temporanea, grava notevolmente sul presidio centro Terracina – Fondi con liste di attesa per interventi che si allungano e impossibilità di eseguire ricoveri ordinari e programmati. FDI Terracina incalza: “Come amministrazione e partito di maggioranza chiediamo alla nostra ASL un impegno maggiore a tutela della salute dei cittadini della provincia: l’invio di specialisti infettivologi e cardiologi ,in servizio h12 in supporto del pronto soccorso e di nuovo personale infermieristico per rinforzare le carenze dei reparti coadiuvato dall’acquisto di un macchinario per l’esecuzione di tamponi molecolari rapidi ottimizzerebbe i tempi di attesa dell’iter diagnostico con cure specialistiche immediate, limiterebbe le spese per ricoveri impropri in reparti di degenza di infettivologia o trasferimenti a fronte di dimissioni domiciliari e della telemedicina preservando una sorta di “illibatezza” nei reparti dell’A.Fiorini.

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