PROGETTO “SI PUÒ FARE”
Parte da Napoli il progetto “Si può fare”, sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che offre un contributo a giovani dai 16 ai 30 anni che vorranno mettersi in gioco e realizzare iniziative, attività ed eventi per lo sviluppo della propria comunità. promuovendo la rigenerazione di spazi pubblici attraverso il volontariato, la cittadinanza attiva e il coinvolgimento dei cittadini. A coordinare l’iniziativa è Cantiere Giovani, organizzazione non-profit nata nel 2001 a Frattamaggiore che insieme con 14 realtà di altrettante regioni ha dato vita al progetto.
Dal 25 gennaio sul sito www.sipuofare.net sarà possibile compilare le domande e partecipare al bando che selezionerà le idee di 150 ragazzi: i progetti vincitori riceveranno un contributo economico (fino a 12.000 euro), oltre che l’accompagnamento e il tutoraggio nella realizzazione delle attività da parte delle organizzazioni non profit della regione di riferimento. Con “Si può fare” nasce una Rete nazionale di rigenerazione urbana e protagonismo giovanile, sottolineano i promotori per dare vita a proposte culturali, artistiche e sociali con lo scopo di rianimare spazi della propria città. Tra le associazioni coinvolte, Comunica Sociale (Campania), Circolo Cas’Aupa APS (Friuli Venezia Giulia), Goodwill (Calabria), Arcoiris Onlus (Sardegna), Opera Segno dell’Alta Marroggia (Umbria), Gruppo di volontariato Solidarietà Onlus (Basilicata), Comunità Sulla Strada di Emmaus (Puglia), Differenza Donna Onlus (Lazio), Piazza Viva APS (Trentino Alto Adige), Spazio Pieno (Abruzzo), La Goccia onlus (Marche), APS Comitato d’Amore per Casa Bossi (Piemonte), YouNet APS (Emilia Romagna), Cieli Aperti Onlus (Toscana). L’iniziativa, inoltre, si avvale del supporto di Rete Iter e della Fondazione Riusiamo L’Italia e intende valorizzare idee e proposte di giovani che contribuiscono alla trasformazione dei contesti urbani e rurali in un senso inclusivo e partecipativo. “Si può fare si intende come una sperimentazione legata ad un modo nuovo di coinvolgere i ragazzi, nata dalla necessità di interessare anche chi non ha già esperienze di volontariato e di impegno sociale” dice Pasqualino Costanzo di Cantiere Giovani. (ANSA).