NICOLA TAVOLETTA: CAMMINANDO PER LATINA
Questa mattina ho visto apparire numerosi messaggi sul Compleanno di Latina, oggi 18 dicembre, la città fondata dai coloni, da Cencelli, Rossoni, Frezzotti e Mussolini, compie 88 anni, scandendo un tempo di scelte. Intanto Latina, come ognuno di noi, non festeggia da sola al Mondo, ma può condividere questa ricorrenza. Nel 1890 a Londra venne inaugurata la prima metropolitana. Forse è per questo che Latina ha la necessità di un collegamento efficace con la stazione ferroviaria. Nel 1859 Don Bosco fonda la Famiglia Salesiana. Credo che questa città abbia la storia e l’efficacia Salesiana al centro, in tutti i sensi. Nel 1865 negli Stati Uniti, sempre il 18 dicembre, venne abolita la schiavitù. Non posso allora non ricordare che la più grande piazza di Latina è dedicata alla Libertà, ma anche rievocare la splendida canzone dedicata alla città da Tiziano Ferro, che pulsa di libertà. Abbiamo fatto una citazione musicale e non dimentichiamo che oggi, nel 2004, in Germania è stato scoperto il più antico strumento musicale al Mondo: un flauto di avorio di 35.000 anni fa. Gioco con le date, componendole in una festa di compleanno diffusa, per sollevare una idea. Se Latina iniziasse a pensare da adulta, passando dalla celebrazione degli aratri e dei poderi, ad uno dei profili veramente originari, cioè la proiezione futura di una comunità, la prospettiva che anticipa i tempi e prova a promuovere uno stile nuovo? Se Latina da questo 18 dicembre sentisse di programmare il proprio prossimo compleanno in relazione con altre realtà del Mondo, uscendo dalla umida solitudine di una palude? Se volessimo regalare all’Italia un diverso modello di Città Europea, che sovverta l’idea dell’ultima testimonianza di un’opera di fondazione, ma che affermi un’avanguardia di esplorazione? Forse questo era anche l’auspicio dei fondatori. Non me ne vogliano gli amministratori comunali, ma presentare oggi le strategie per il 2032 lo trovo un poco presuntuoso, quando cerchiamo ancora l’esistenza di una strategia che abbia dovuto caratterizzare il 2019, il 2018, il 2017 oppure che dovrebbe lanciare il 2021, ma forse sarà un esercizio che sapremo meglio fare in futuro.
Torniamo al Compleanno di Latina, noi delle ACLI lo ricordiamo bene per due semplici motivi: il primo perché in questa città le ACLI ci sono dal 1945, cioè da quando esiste il toponimo Latina, accompagnando la comunità in ogni trasformazione, il secondo, più elementare, perché hanno sede in viale XVIII Dicembre, non una strada a caso. A febbraio, durante il nostro Congresso provinciale, dichiarai nel dibattito una riflessione che confermo, cioè che Latina nella sua storia ha dimostrato di essere, non una città di destra, neanche, certamente di sinistra, ma sicuramente una comunità di Lavoratori Cristiani e così va proiettata nel futuro, con tale identità.
Una comunità che riconosca nel sociale, nel mare, nell’agricoltura e nella cultura elementi per confrontarsi e collegarsi con altre città europee, diventando avanguardia d’Europa.
Nicola Tavoletta