IL PUNTO = Covid fa ancora paura, Europa richiude per Natale

(AGI) – Roma, 15 dic. – Con l’avvicinarsi delle feste di Natale
e fine anno, i governi di diversi Paesi europei stanno rivedendo
in senso piu’ severo, rispetto a quanto pianificato, le misure
anti-Covid. La svolta mira a scongiurare un rimbalzo dei contagi
e il rischio di una terza ondata, mentre si e’ ancora alle prese
con la seconda.
GERMANIA
In risposta ad una crescita esponenziale dei contagi, la
cancelliera Angela Merkel ha optato per un lockdown duro, con
chiusure serrate in vigore fino al 10 gennaio nei 16 Stati
federati. Da oggi, chiudono scuole e asili nido, saloni di
bellezza, tatuatori e parrucchieri, come pure tutti i negozi non
essenziali, fatta eccezione per farmacie, alimentari e banche.
Viene chiesto ai datori di lavoro di mettere i dipendenti in
smart working o di interrompere le proprie attivita’. Bando
anche al consumo di alcolici in luoghi pubblici e alla vendita
di fuochi di artificio prima del Capodanno. Per Natale non si
potranno riunire piu’ di cinque persone in una stessa casa, ma
nella limitazione non contano i ragazzi sotto i 14 anni.
FRANCIA
E’ scattato ufficialmente il ‘deconfinement’, ma le autorita’
hanno chiesto ai cittadini la massima prudenza nei
comportamenti, invitandoli ad “autoconfinarsi” in vista delle
festivita’ natalizie e di fine anno se vogliono poterle
trascorrere in famiglia senza ammalarsi di Covid-19. Riaprono
diverse attivita’ commerciali, sportive e soprattutto culturali,
quali musei, teatri, cinema e sale spettacoli, ovviamente nello
stretto rispetto del protocollo sanitario. In termini di orari
da rispettare, gli spettacoli dovranno terminare alle 21, ora in
cui scattera’ il nuovo coprifuoco. Niente da fare per bar e
ristoranti, considerati ad alto rischio sanitario, chiusi almeno
fino al 20 gennaio, e forse anche oltre. Chiusi gli impianti
sciistici. Per le scuole, raccomandato di anticipare al 17
dicembre le vacanze.
GRAN BRETAGNA
Per far fronte all’aumento dei contagi, da oggi Londra torna in
zona rossa: il livello 3 di restrizioni, quello piu’ duro,
riguarda anche l’Essex e l’Hertfordshire. Nella capitale
britannica e nelle altre zone interessate scatta il lockdown:
hotel, bar e ristoranti potranno restare aperti solo per servire
cibo da asporto e i locali pubblici, dai cinema ai musei,
dovranno rimanere chiusi. Il telelavoro sara’ esteso a tutti
quelli che potranno avvalersene e gli spostamenti essenziali
dovranno essere evitati. Sara’ proibito incontrarsi con persone
diverse dai propri conviventi anche all’esterno. Scuole, negozi
e parrucchieri potranno rimanere aperti. In tutta la Gran
Bretagna, pero’, dovrebbe scattare un alleggerimento delle
restrizioni per cinque giorni (23-27 dicembre), in occasione del
Natale, ma in molti chiedono al premier Boris Johnson di non
autorizzare rilassamenti.
OLANDA
Uno dei Paesi meno interventisti durante la prima ondata di
Covid-19, ha fatto scattare un blocco rigoroso da oggi fino al
19 gennaio. Nel suo discorso alla nazione il premier, Mark
Rutte, ha fatto riferimento ad un lockdown nazionale di cinque
settimane, una scelta dura poiche’ riguarda anche il periodo
natalizio. Chiudono battenti centri sportivi, piscine, cinema,
musei, parrucchieri, saloni di bellezza e centri estetici. Da
oggi, niente piu’ scuola, dall’istruzione primaria fino
all’universita’, misura in vigore fino al 18 gennaio.
REPUBBLICA CECA
Le autorita’ hanno annunciato, in occasione del Natale, un
coprifuoco notturno e la chiusura di bar e ristoranti mentre
negozi e servizi resteranno aperti. Sara’, inoltre, decretato un
limite ai raduni, con solo sei persone al massimo previste, e un
divieto di consumo di alcol all’aperto dal 18 dicembre.

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