CORONAVIRUS: D’AMATO, ‘INTERVENTI PRIMA DI NATALE O SI RISCHIA UN ALTRO LOCKDOWN’

      Roma, 14 dic. (Adnkronos) – “Noi rischiamo grosso! Quello che facciamo
di sbagliato oggi, ce lo ritroveremo tra due settimane. Lo shopping
troppo frenetico di queste ore causerà in quei giorni un aumento dei
positivi al Covid. E questo ci spingerà a prendere misure adeguate”. A
sottolinearlo, in un’intervista al Messaggero, l’assessore alla Sanità
della Regione Lazio Alessio D’Amato dopo che ieri molta gente si è
riversata nelle vie del centro di Roma per gli acquisti natalizi.
L’appello di D’Amato è quello di “fare shopping in maniera
intelligente, il che vuol dire senza dare vantaggi al Covid”.

      L’assessore osserva che “si dimentica che le misure sulla circolazione
sono sempre proporzionate all’andamento dell’epidemia. Finora abbiamo
difeso Roma e abbiamo evitato che la Capitale tornasse in lockdown
come altri grandi città europee. I cittadini devono aiutarci a farlo.
Altrimenti con un aumento dei contagi dovremmo prendere misure
adeguate, proporzionali ai contagi”.

      Secondo D’Amato c’è in giro “ancora troppo affollamento”. “Sono tutti
giustamente preoccupati dalle necessità di celebrare le feste e della
totale ripresa attività scolastica. Che sono tutte cose giuste, che
comprendo come la voglia di fare i regali. Ma se non vengono gestite
con cautela, spero di sbagliarmi, ci ritroveremo con una terza
ondata”, afferma l’assessore che si dice preoccupato. “Come dice il
famoso proverbio? Sbagliare una volta è umano, perseguire nello stesso
sbaglio è diabolico. Io non vorrei che stessimo perseverando
nell’errore commesso la scorsa estate”. Meglio chiudere a Natale? “Non
parliamo soltanto di Natale. Se non ritorniamo nei ranghi,
pregiudichiamo la riapertura il 7 gennaio delle scuole” e “non si
possono rimettere in moto pezzi dell’economia, adesso fermi”.
L’esperienza “ci insegna che l’ascesa dei contagi è molto rapida: a
settembre, prima della seconda ondata, eravamo a 100 nuovi positivi al
giorno poi all’improvviso siamo passati a 3mila al giorno. Ora siamo a
mille casi al giorno e dobbiamo riportare il numero sotto soglia di
guardia. A questi livelli una recrudescenza del Covid può
travolgerci”, conclude.

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