Il bullismo ed il cyberbullismo sono sempre dietro l’angolo

Dr. ssa Alessia Micoli

Psicologa Criminologa

Aumentano i casi di bullismo e cyberbullismo in Italia; questi due fenomeni stanno divenendo una vera e propria emergenza e sono in continua evoluzione.

Non riguardano solamente la vittima, ma tutte le persone che sono spettatrici e che vengono coinvolte nelle varie richieste di aiuto.

Con il termine bullismo si definisce una serie di comportamenti aggressivi reiterati nel tempo, nei confronti di chi non è in grado e non riesce a difendersi: un fenomeno che si sviluppa, specialmente, a scuola ove è facile mettere in atto dei comportamenti aggressivi in quanto l’individuo ha la possibilità di stare a contatto con il gruppo.

I comportamenti violenti che possono essere messi in atto sono: offese, parolacce, insulti, minacce, derisione per l’aspetto fisico o per il modo di parlare, diffamazione, calci, pugni, dispetti, 

Il cyberbullismo è un atto aggressivo, intenzionale condotto da un individuo o un gruppo usando varie forme di contatto elettronico, ripetuto nel tempo contro una vittima che non può facilmente difendersi

Purtroppo entrambe i fenomeni possono far scaturire nelle vittime delle conseguenze negative sotto molti punti di vista, ed a volte terminare in vere tragedie.

È molto importante cercare di carpire i segnali che le vittime lanciano; sono dei comportamenti che a volte possono differire solo nella modalità in cui vengono attuati, per esempio la vittima di cyberbullismo fa un uso eccessivo di internet, chiude le finestre quando è collegato, oppure lunghe chiamate telefoniche ed omissione dell’interlocutore

I comportamenti che hanno in comune possono essere: disturbi del sonno, disturbi dell’alimentazione, mal di pancia, mal di testa, mancanza di interesse, bassa autostima, inspiegabili lividi, perdita di denaro o di oggetti.

Le conseguenze possono essere catastrofiche anche per i bulli e per i cyberbulli poiché possono sviluppare conseguenze antisociali e comportamenti devianti e criminosi.

I minori non devono essere allarmati ma consapevoli che le loro azioni possono riuscire a cambiare la vita di un loro coetaneo.

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