Maltempo: Coldiretti, calamita’ in agricoltura, milioni di danni
(AGI) – Roma, 7 dic. – Nelle campagne italiane e’ calamita’ con
milioni di euro di danni alle coltivazioni e agli allevamenti
con aziende agricole isolate, grano e foraggi per gli animali
appena seminati spazzati via dall’acqua, coltivazioni di ortaggi
allagate come frutteti, vigneti e olive strappate dagli alberi
per la furia del vento ma anche macchine e trattori nel fango e
strade rurali franate o bloccate dalla neve. E’ quanto emerge
dal primo monitoraggio effettuato dalla Coldiretti che chiede
l’avvio delle procedure per verificare lo stato di calamita’
nelle zone piu’ colpite da maltempo lungo la Penisola, dal
Veneto all’Emilia, dalla Campania alla Puglia fino alla Sicilia.
La situazione piu’ grave e’ stata provocata dall’esondazione del
fiume Panaro in Emilia nel modenese che
ha colpito uno dei territori piu’ fertili della campagna
modenese caratterizzata da coltivazioni di grano ma anche
vigneti, frutteti e allevamenti di bovini da latte per
Parmigiano Reggiano.
Nelle campagne si rgistrano, oltre ai
disagi degli agricoltori e delle loro famiglie che hanno dovuto
abbandonare le loro case, danni alle abitazioni e ai magazzini,
attrezzature e trattori resi inutilizzabili. Ma difficolta’ si
registrano dal Veneto dove aziende agricole ed agriturismi sono
isolati dalle frane fino alla Campania con i danni maggiori
segnalati nell’agro sarnese nocerino dove ad essere stati
colpiti sono le coltivazioni in pieno campo di cipollotto dop,
scarole, verze e ortaggi invernali, secondo il monitoraggio
della Coldiretti. Trombe d’aria e nubifragi in tutta la Puglia
hanno colpito gli uliveti pronti alla raccolta nel brindisino e
trascinato via grano e foraggio appena seminati nel barese
mentre nella Sicilia orientale fango sulle strade, smottamenti
muretti e difficolta’ nella viabilita’ a causa del maltempo. Le
ultime bufere fanno salire il conto degli eventi estremi che
hanno colpito l’Italia nel 2020 con una media, fino ad ora, di
oltre quattro nubifragi al giorno tra nevicate anomale,
grandinate, tornado, tempeste di fulmini e bombe d’acqua che
hanno provocato danni nelle citta’ e nelle campagne, secondo
l’analisi della Coldiretti della banca dati dell’European Severe
Weather Database (Eswd). Siamo di fronte alle conseguenze dei
cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione ed
il moltiplicarsi di eventi estremi con una piu’ elevata
frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali,
precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole
al maltempo che nelle campagne ha provocato danni per oltre 14
miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione
agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture
nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti. I
cambiamenti climatici si abbattono su un territorio fragile con
ben a 7275 i comuni italiani che hanno parte del territorio in
pericolo di dissesto idrogeologico, il 91,3% del totale
nazionale sulla base dei dati Ispra. Il risultato e’ che sono 7
milioni gli italiani che vivono in aree a rischio frane,
alluvioni ed esondazioni di fiumi in una situazione di
incertezza determinata dall’andamento meteorologico che
condiziona la vita e il lavoro. A questa situazione – conclude
la Coldiretti – non e’ certamente estraneo il fatto che il
territorio e’ stato reso piu’ fragile dalla cementificazione e
dall’abbandono che negli ultimi 25 anni ha fatto sparire oltre
della terra coltivata (-28%).