ETICA news 10 novembre 2020 LA BORSA O LA VITA ? (di Massimo De Simoni)
Questa è la domanda che il malefico virus sembra porci ogni giorno come un criminale che si aggira nelle nostre città e si insinua nella nostra vita. Ma purtroppo questo è anche il quesito attorno al quale si sviluppa il dibattito tra attori – non sempre di grande spessore – che mettono costantemente in contrapposizione salute e lavoro o meglio vita ed economia, evidenziando comportamenti che sembrano
finalizzati più ad utilizzare l’emergenza-Covid per scopi diversi piuttosto che a cercare soluzioni per superare le tante difficoltà create dall’emergenza epidemiologica.
Tra questi si distinguono in modo particolare coloro i quali – sprezzanti del ridicolo –si sono esibiti in spericolate “conversioni ad U” riuscendo a passare, nell’arco di pochi giorni, da accuse di indecisionismo (“..il Governo non è in grado di prendere decisioni..”) ad accuse di decisionismo per i provvedimenti che – dolorosamente, ma
necessariamente – sono stati assunti.
In un momento difficile e delicato come quello che stiamo attraversando la destra nostrana non riesce ad andare oltre lo stereotipo di slogan logori e consumati, nel tentativo di cavalcare anche le proteste più illogiche e sgangherate organizzate da facinorosi abituali; una conferma dell’inadeguatezza a governare il paese con il necessario senso di responsabilità.
E’ sconcertante ascoltare critiche per definire insufficiente ogni sostegno o ristoro messo in campo dal Governo o proclami che vanno dal “chiudete tutto” ad “aprite tutto” in funzione degli uditori del momento o dei sondaggi sugli umori dell’opinione pubblica; in questo senso è emblematica la polemica estiva sulla “necessità” di riaprire le discoteche. La rincorsa dei sondaggi non è una novità, ma la differenza
rispetto al passato e che oggi in ballo c’è la salute e la vita delle persone e quindi anche quella di ciascuno di noi e quella delle persone a noi più prossime.
Di fronte al quesito che fa da al titolo a questa nota, scegliamo sempre di cedere la borsa e non la vita.
Se le strategie messe in atto fino ad ora fossero tutte errate? Se l’isolamento fosse una misura da medioevo? Se la nostra conoscenza non sia illuminata dalla intelligenza? Se avessero sottoposto a verifica con tampone molecolare e dosaggi anticorpi tutti i cittadini sarebbe stato necessario ricolare uomini risultati sani? La critica della ragion pura dovrebbe essere il nostro faro… specialmente nella criticità!!