PUNTO = Conte:sacrifici per evitare chiusure generalizzate

 (AGI) – Roma, 21 ott. – Il Governo chiede “sacrifici” agli
italiani per evitare “chiusure generalizzate e diffuse su tutto
il territorio nazionale, per evitare di pervenire all’arresto
delle attivita’ produttive e lavorative, per evitare la chiusura
delle scuole e degli uffici pubblici”. Questa la sintesi
dell’intervento del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al
Senato sulla seconda ondata di Covid.
Oltre ai contenuti del Dpcm del 18 ottobre, Conte chiede agli
italiani di “evitare feste nelle abitazioni private” e di
“ridurre gli spostamenti non necessari”.
Conte chiarisce che “oggi siamo piu’ pronti. Non siamo come
nella primavera scorsa. Produciamo 20 milioni di mascherine al
giorno e presto ne produrremo 30. Ogni giorno diamo
gratuitamente una mascherina a ogni studente”.
Il premier conferma che le regioni e gli enti locali potranno
applicare norme piu’ restritttive, se necessario. “Si e’
concluso l’iter con la Lombardia, presto chiuderemo l’iter con
la Campania”.
Conte conferma che l’attivita’ didattica continuera’ in
presenza, anche se negli istituti superiori sara’ possibile
qualche forma di didattica a distanza.
Il premier si e’ detto pronto a “raccogliere i suggerimenti del
Parlamento”.

Conte afferma che “la nostra
economia sta dimostrando un’elevata resilienza, come dimostrano
sia la caduta del PIL nel secondo trimestre – piu’ contenuta
rispetto a quella di molti partner europei – sia gli indicatori
economici relativi al terzo trimestre, che si prospettano
decisamente positivi”.
STRATEGIA AUTUNNO – Per Conte “la strategia per contrastare
questa seconda ondata di contagio non puo’ essere la stessa
adottata in primavera, anche per le conoscenze acquisite in
questi mesi, per le prassi virtuose che fanno parte della nostra
esperienza quotidiana. L’Italia e’ oggi in una situazione ben
diversa rispetto a quella del mese di marzo”.
MASCHERINE E TERAPIA INTENSIVA – Il premier afferma: “I nostri
piani prevedono il raddoppio dei posti in terapia intensiva e
sub-intensiva, il personale sanitario e’ stato aumentato di
34.000 unita’, senza considerare l’accresciuta capacita’ di
tracciamento, contenimento e di esecuzione dei test diagnostici.
Attualmente produciamo 20 milioni di mascherine chirurgiche al
giorno. A breve arriveremo a produrre e a distribuire 30 milioni
di mascherine chirurgiche al giorno. Gia’ oggi siamo uno dei
pochi – non voglio azzardare l’unico, per cautela – Paesi al
mondo in grado di distribuire gratuitamente e giornalmente una
mascherina chirurgica per ogni studente. Distribuiamo
giornalmente anche 7 milioni di mascherine chirurgiche agli
ospedali, alle residenze per anziani, alle forze di polizia”.
LOMBARDIA E CAMPANIA – “Gia’ in questi ultimi giorni, e siamo
alle cronache di queste ultime ore, vi sono alcune Regioni che
hanno promosso la procedura per pervenire a misure piu’
restrittive rispetto a quelle contenute nel DPCM. Al momento si
e’ concluso l’iter per la Regione Lombardia, e’ in corso l’iter
della Campania e ovviamente non possiamo escludere ulteriori
aggiornamenti”.(AGI)

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