NICOLA TAVOLETTA : UNA RICETTA DEL 1962, MOJITO E CRUDI DI PESCE

Ieri, 16 ottobre, 58 anni fa, nel 1962, per 13 giorni il Mondo visse tra Cuba e la Puglia.
Vi racconto una storia nota, ma, se poteste, provate a gustare un piatto di crudi pugliesi sorseggiando un buon Mojito cubano, a me piace con molta menta e poco zucchero. Si abbinano benissimo le due cose, poi sono leccornie da gente di mare. Il Mojito fu inventato da un barman d’eccezione Sir Francis Drake, il corsaro di sua Maestà Elisabetta I Tudor. Si amavano il pirata e la Regina. I crudi sono preparati magnificamente dai nostri pescatori pugliesi, su quelle coste dove la leggenda narra che approdo’ Noè dopo il diluvio. Vieste nasce sulla tomba di Vesta, sua moglie. Torniamo al 1962, da un anno era morto Ernest Emingway e un anno era passato dalla squallida vicenda della “Baia dei Porci”. Un gruppo di emigranti cubani, armati dalla CIA come pirati, tentò di sbarcare a Cuba per rovesciare il Governo rivoluzionario di Fidel Castro. Non ci riuscirono i “pirati” di Washington. Nel 1962 Nikita Cruscev, alla guida della Unione Sovietica, decise di armare Cuba con missili nucleari, scortati dalla flotta con “Falce e Martello”. Cruscev, politico intelligente, idraulico con la seconda elementare e figlio di contadini, aveva da poco inscenato, era il 12 ottobre proprio del 1962, una protesta contro il delegato delle Filippine, sbattendo la scarpa sul tavolo in una infuocata assemblea dell’ ONU. Ai missili installati a Cuba gli americani gonfiarono i muscoli pronti alla III Guerra Mondiale. Proprio davanti a casa loro i missili, a 1600 km dalla Florida, una sfida. John Fitzgerald Kennedy era il Presidente degli States doveva reagire, impulso americano . Dopo un anno sarebbe stato ucciso a Dallas. Il Mondo tremo’, una nuova Guerra Mondiale? Come fermare l’inevitabile? Muscoli tesi. Papa Giovanni XXIII, figlio di contadini di Sotto Il Monte nel bergamasco , tredici fratelli, usò la testa, ragiono’. Se i sovietici erano andati a mettere i missili a Cuba un motivo doveva esserci. Ne parlò con Amintore Fanfani e venne loro in mente che gli americani avevano installato da poco i propri missili nucleari in Puglia, a Gioia del Colle. Molto meno di 1600 km dalla Jugoslavia e dalla Albania. Stati di influenza sovietica. Il Papa intelligente contadino, comprendendo il suo “collega” russo allora capi’. A Washington casualmente c’era una delegazione italiana e in questa il giornalista e “Uomo di Fiducia” di Fanfani Ettore Bernabei. Arrivò la telefonata a Bernabei, gli raccontarono la faccenda, e gli chiesero di spiegarla alla rappresentanza americana con la buona parola del Santo Padre. Gli americani avevano fatto il primo passo minaccioso e dovevano tirarlo indietro. La crisi si risolse rapidamente il 25 ottobre 1962. Nel 1963 morirà anche Papa Giovanni XXIII dopo aver evitato intelligentemente e miracolosamente una nuova strage. Sappiate che da quella vicenda nacque la linea telefonica rossa tra Washington e Mosca. Questa storia la racconto perché sia nostra. Una storia di pace e di vite che merita essere raccontata, magari davanti a un buon crudo e ad un Mojito, che se non fosse per i contadini non avremmo più. I contadini e i marinai.
Nota di colore: Emingway, solo citato, non era un appassionato di Mojito come si crede, ma in quelle acque andava a pesca.

Nicola Tavoletta

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