Pecorino romano: aumenta produzione ed export, ‘sorpresa’ Cina
(AGI) – Cagliari, 6 ott. – Cresce la produzione di pecorinoromano, aumenta l’export nei Paesi europei e in Canada, mentrecala negli Stati Uniti. Il prezzo si attesta fra 7,30 e 7,55euro al chilo. E’ la fotografia della campagna casearia 2019/2020 che fa registrare, a sorpresa, una tendenza dicrescita anche in Cina. “Sono risultati molto positivi”, dice ilpresidente uscente del Consorzio, Salvatore Palitta. “Siamoriusciti a contenere le produzioni e tenere in equilibrio lacrescita nonostante il latte destinato ai prodotti freschi datavola durante il lockdown sia stato dirottato interamente sulPecorino Romano”. Palitta sottolinea che i “consumi domestici efamiliari hanno compensato abbondantemente i consumi dellaristorazione: stiamo avviando un progetto di vigilanza sullaristorazione insieme a Parmigiano Reggiano e Gorgonzola proprioper incentivare e favorire sempre piu’ la presenza della Dop inristoranti e pizzerie”. (AGI) Nell’ultima campagna casearia, sonostati conferiti ai caseifici inseriti nel sistema di controllodel Pecorino Romano 254 milioni di litri di latte (+12% rispettoallo scorso anno). Per la produzione di Pecorino Romano ne sonostati utilizzati 180 milioni, cioe’ il 15% in piu’ rispetto alloscorso anno, per un totale di 309mila quintali di formaggioprodotto. vengono gioudicati “ottimi” i risultati dell’exportsia verso i Paesi Ue, dove l’Istat nel periodo Gennaio-Giugnosegna un +9% (30mila quintali) sia verso il Canada, dove fragennaio e giugno di quest’anno si registra un +16% (2milaquintali). I dati del Dipartimento per il Commercio esteroamericano ci segnalano che l’export verso gli USA nel periodoGennaio-Luglio segna invece un -28% (60mila quintali). “Il datostatunitense e’ dovuto in buona parte al fatto che il valore e’cresciuto di un dollaro al chilo, elemento determinante in unmercato estremamente sensibile ai prezzi, soprattutto in alcunisegmenti. Ma e’ un dato che non ci preoccupa, perche’ in questomodo diminuisce la dipendenza quasi totalitaria da quel mercatoe dal suo andamento, basti pensare che prima l’export verso gliUSA si attestava a oltre il 70% e ora siamo fra il 40% e il 50%.- Da sottolineare il trend di crescita in Cina, che e’ lanovita’ assoluta e un po’ la sorpresa di questa campagna.”Questo e’ un dato estremamente interessante, non tanto per lequantita’ attuali – siamo sui 125 quintali – quanto per quelloche significa, perche’ ci consegna un segnale moltoincoraggiante (+147%), di un mercato dalle notevolipotenzialita’, che dimostra apertura e disponibilita’. Unmercato ancora inesplorato, dove il Pecorino Romano puo’ trovaregrande spazio”, conclude Palitta.