PD. BETTINI: PROMUOVERO’ AREA CULTURALE PER BATTAGLIA DI RINNOVAMENTO

(DIRE) Roma, 6 ott. – “La definizione di ‘consigliere di
Zingaretti’ mi sta stretta e fa male a me e a Zingaretti. Lui e’
un leader autonomo che ha dimostrato sul campo di avere
l’autorevolezza necessaria e io vengo da una lunghissima storia
come dirigente politico e ho visto crescere Zingaretti. Ho una
mia storia e sempre apertamente e pubblicamente esprimo le mie
idee, mai nell’ombra. Sono ingombrante e non ‘ombratile'”.  A
metterlo in chiaro e’ Goffredo Bettini, nel corso di
un’intervista a Omnibus su La7.
   Bettini annuncia di voler promuovere un contributo
organizzativo e di idee alla vita del Pd. “Sento adesso
l’esigenza – dice- di fare qualcosa in prima persona, di parlare
direttamente al partito e agli elettori. Ci sto pensando. Non
sara’ una corrente ma un’area culturale che possa fare una
battaglia di rinnovamento per il partito. Le correnti a canne
d’organo sono il contrario della qualita’ dei dirigenti, bisogna
dare una voce ai tanti che non vogliono arruolarsi”.
    Bettini osserva che “Zingaretti ha fatto cose importantissime
pero’ sul partito siamo stati travolti dall’emergenza e lo
abbiamo lasciato sullo sfondo. Dobbiamo riprendere il tema del
partito, di un partito radicato capace di mettere in campo le
forze migliori. Penso a una riforma del partito che possiamo fare
anche senza un congresso. Del gruppo dirigente di oggi mi
piacerebbe avere nella mia associazione Gaetano Manfredi, che e’
una persona finissima e di grande intelligenza. Con Gualtieri ho
un rapporto molto buono, lo ritengo un grande ministro del Tesoro
e anche un ottimo intellettuale. Lui viene da una formazione
storica e i grandi maestri del partito dicevano sempre che la
storia tra tutte le materie e’ quella da padroneggiare meglio se
si vuole fare il dirigente del partito”.

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