CORONAVIRUS: FOCOLAI SPAVENTANO LATINA, SPETTRO CHIUSURE E STRETTA MISURE


 Dg Asl, ‘per zona rossa non ci sono elementi, oggi casi in calo
e no decessi’

 Roma, 5 ott. (Adnkronos Salute) – Nell’ultimo bollettino dell’Unità di
crisi della Regione Lazio, l’Asl di Latina segnalava 73 casi di Covid
nel territorio della provincia. Una impennata di contagi, spesso
legati a focolai già conosciuti, che preoccupa la Regione e la
popolazione che teme chiusure delle attività, la stretta sulla
possibilità di movimento e un giro di vite sui possibili luoghi di
assembramento. Fino all’istituzione di una ‘zona rossa’. Oggi la
riunione in Prefettura nel capoluogo pontino proprio sull’emergenza
Covid 19. In più è arrivata la notizia di un presunto nuovo focolaio a
Terracina legato al ristorante ‘Il Tordo’, dove il 25 settembre scorso
si è tenuto il comizio elettorale a sostegno del candidato sindaco
Valentino Giuliani, al quale ha preso parte il leader della Lega
Matteo Salvini.

      La riunione di questa mattina ha fatto scattare l’istituzione di tre
nuovi ‘drive in’ per l’esecuzione dei tamponi oltre quello di Latina.
“Oggi i nuovi casi sono rientrati a 22, dobbiamo capire se siamo di
fronte ad una ‘bolla’ di contagi momentanea. Per avere delle risposte
occorre la fine della settima – spiega all’Adnkronos Salute il
direttore generale dell’Asl di Latina Giorgio Casati – Le persone però
devono capire che la situazione è quella di un virus che circola e
devono rispettare le regole. Stiamo valutanto interventi restrittivi,
ma parlare di zone rosse è poco corretto, non ci sono elementi, ad
esempio non ci sono decessi”.

“Stiamo lavorando al massimo per intervenire su
ogni contagio, dietro un caso positivo ci possono essere 100 persone
da contattare”, sottolinea.

Rispetto alla giornata di ieri, oggi si registrano 22 nuovi casi
positivi, distribuiti nei comuni di Aprilia (4), di Cisterna di Latina
(4), di Fondi (1), di Gaeta (1), di Latina (5), di Pontinia (2), di
Sabaudia(1), di Sermoneta (1) e di Terracina (3). Il comune di Latina
ha fatto sapere che, per quanto riguarda le scuole, “verrà fatto
ricorso il più possibile alla didattica a distanza per cercare di
ridurre la mobilità sul territorio. Saranno intensificati i controlli
per quanto riguarda feste, cerimonie, movida e altre occasioni di
incontro”.

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