CORONAVIRUS: RICCIARDI, ‘LAZIO E CAMPANIA A RISCHIO, FRANCIA DOVRA’ FARE LOCKDOWN’ = Il consulente di Speranza, ‘è importante il richiamo alle precauzioni’

      Roma, 28 set. (Adnkronos) – ”La Francia avrà bisogno del lockdown
totale, noi no se ci comportiamo bene, ma Lazio e Campania sono a
rischio”. Lo dice, intervistato da La Stampa, Walter Ricciardi,
professore e consigliere della Salute del ministro Speranza. E alla
domanda: studenti, insegnanti e famiglie se la stanno cavando?
Ricciardi risponde: “Servono due settimane per esserne certi, ma la
prima impressione è positiva. È stato importante riportare dieci
milioni di persone alla normalità, che però va assicurata nel tempo”.
E sugli stadi che rimangono limitati a mille persone all’aperto e 200
al chiuso afferma: ”Non può essere che così in un momento di
circolazione intensa del virus. Bisognerà aspettare fino a che il
contagio non sarà diminuito o non sarà stato trovato il vaccino”.

      In merito alla vita sociale ai tempi del covid dichiara poi: ”Se si è
attenti e rigorosi quella può continuare. Mi pare che nella generalità
le mascherine e le distanze vengano rispettate. Anche la maggiore
igiene delle mani sta azzerando i casi di malattie come morbillo e
rosolia”. Sulla movida invece avverte: ”La sensazione di benessere
estiva ha portato un certo rilassamento, ma ora ci sono migliaia di
casi al giorno per cui è bene osservare attentamente misure come le
mascherine dopo le 18 nelle zone di movida”. E alla domanda: alcune
città impongono sempre le mascherine, succederà in tutta Italia?
Ricciardi risponde:”Dipenderà dai contagi. In questa fase tutte le
città e le regioni sono ripartite alla pari. In primavera Lombardia e
Piemonte erano i territori più colpiti, mentre ora sono Lazio,
Campania e Sardegna”.

Sul fatto invece che in Francia i Nobel per l’Economia
Abhijit Banerjee e Esther Duflo hanno proposto un lockdown dall’1 al
20 dicembre per salvare i nonni a Natal riferisce: ”La Francia è in
una situazione difficile per cui credo che dovrà fare un lockdown
totale anche prima”. ”Bisogna tenere presente – osserva – che i
contagiati effettivi sono circa cinque volte quelli accertati, ma non
è tanto il numero che conta quanto come questo preme sul sistema
sanitario. In Francia le terapie intensive di Marsiglia e Nizza
cominciano a spostare pazienti a Parigi e questo con i contagi
crescenti non può che portare al lockdown”. Sull’ipotesi lockdown in
Italia spiega poi: “Il lockdown generale spero sia difficile, ma tutto
dipende dai comportamenti degli italiani. Se saremo bravi non ne
avremo bisogno, anche se in alcune zone si sta perdendo il controllo
come in Lazio o in Campania”.

      Sulle differenze tra Francia e Italia precisa: ”Ci sono delle
differenze, per esempio in Francia non c’è la quarantena obbligatoria
o in Inghilterra solo da poco le mascherine vanno indossate dal
personale dei ristoranti. Certo Spagna, Israele, Belgio, Olanda e
Danimarca peggiorano e purtroppo non esiste una strategia comune.
L’unica possibilità è limitare i movimenti delle persone da e per gli
stati compromessi”. Ricciardi parla anche di quello che potrebbe
accadere tra due settimane: ”Un peggioramento della situazione, spero

  • dice – non intenso, con più pressione sugli ospedali anche per
    l’arrivo di raffreddori e influenze. Per questo è importante il
    richiamo alle precauzioni e il vaccino antinfluenzale per tutte le
    età. Va anche ripresa la app Immuni, che consente un tracciamento
    digitalizzato più tempestivo di quello manuale”. In fine sul picco
    del contagio: ”E’ troppo presto, ma potrebbe essere a dicembre o a
    gennaio-febbraio, quando arriverà l’influenza e porterà un po’ di
    confusione nel riconoscere il coronavirus intasando gli ospedali. Se
    saremo bravi nel rispettare le misure però supereremo l’una e
    l’altro”.

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