SCRITTORE SUMERO: ESTATE
È notte, buia, la temperatura è leggermente calata. Ti stendi e appaiono le stelle. Contempli solo loro e i pensieri. I pensieri vanno giù e diventano desideri. Guardi gli alberi, sagome scure immobili prima di tornare al buio puntellato di stelle e i desideri sono tracce per la fantasia. Notte di stelle e fantasia, notte per viaggiare sui racconti senza ricordi. Le costellazioni sono timide, ma intendono farci capire che gli uomini hanno disegnato le stelle come preziosi ricami per un viaggio possibile solo con la fantasia. La cicala è perfetta colonna sonora, si abbina con gli assoli degli uccelli notturni e quelli di qualche rana. Stonano solo i cani in lontananza. Se scendi i rilievi di Ponza tutto questo verrà rallegrato dal fragore delle onde sulle rocce. Se ti siedi in un campo della val d’Orcia allora è il vino che colma il bicchiere a cambiare il tono. Lì sul Pico d’Europa, guardando verso il Golfo di Biscaglia è il silenzio dell’Atlantico dopo una fiesta spagnola a dare il ritmo. Lo è il passo di un uomo seguendo il tracciato del Tevere oppure il sapore di un cannolo a Piazza Duomo a Siracusa, perché li Facciuni di Santa Chiara non possono piacermi. Cambia il ritmo perfino sulla riva del Mediterraneo quando lasci quello di un locale in Costa Azzurra per ascoltare il piegarsi delle lenzuola a un gradevole sonno. Ti sveglierei di notte perché è banale vederci di giorno. Ti sveglierei di notte perché sia più bello il giorno. Ti sveglierei di notte perché ho una storia da raccontarti, anzi da scrivere. Felici stelle, buonanotte
Scrittore Sumero