LA PREVENZIONE PRIMA DI TUTTO

Le Donne e i loro Pensieri.

Si parla fin troppo spesso di prevenzione, è una parola così sottovalutata che viene richiamata solo nei dizionari o tra i video più significativi che danno quel tocco di responsabilità e sensibilizzazione.
Ma quante donne promuovono per loro stesse la prevenzione nella realtà?

Ciao a tutti, sono Giulia Mariniello e avevo un tumore al seno

L’11 settembre 2020 sono stata operata presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, un intervento chirurgico durato poco meno di un’ora e praticato dal dott. Fabio Ricci. Oggi, 20 settembre 2020, sto bene. Avevo un fibroadenoma, una forma di tumore benigno più diffusa tra le donne e nonostante la sua natura non malevola, ho dovuto affrontare un giorno che ricorderò per il resto della mia vita.

Come l’ho scoperto?

Gennaio del 2018 :
Durante il sonno, mentre venivo cullata dalle braccia di Morfeo, sentivo dolori acuti al lato del seno sinistro. Che dormissi su un fianco, sulla schiena o qualsiasi altra posizione che potesse appagarmi, il dolore non cessava. I giorni a venire mi sono rivolta al medico di base che mi ha indicato e consigliato una ecografia mammaria presso l’ospedale della vecchia Littoria. La settimana seguente, con ansia e con il coraggio che mia madre mi donava, mi sono presentata dinnanzi ad un dottoressa straordinariamente gentile e amorevole che, dopo l’ecografia, ha spiegato con esattezza cosa mi procurava tanto fastidio. Il seno sinistro, dove il dolore persisteva, aveva dei semplici noduli che, a causa delle mestruazioni, si erano ingrossati. Dunque nulla di strano, tanto meno pericoloso.
Ma la dottoressa, insoddisfatta, passò il trasduttore anche sul seno destro. E qui, posso dirlo, entrò in gioco l’universo.
Molto spesso la maggiora parte delle donne posseggono problemi silenti che pian piano, senza dolori, fastidi o sentinelle, non riescono a percepire. Tutto, purtroppo, può esplodere senza ragioni esistenti creando irreversibilità assolute che non permettono di guardarsi indietro e chiedersi : Perché non ho scelto la prevenzione?
La maggior parte delle donne ha così tanti pensieri che non ne hanno neppure uno per loro stesse. I figli, il marito, il lavoro, le bollette, la casa, il futuro della famiglia che non comprende mai la salute di coloro che la portano avanti.
Nonostante fosse un “semplice” fibroadenoma, era in fin dei conti un tumore. Nonostante non comportasse il rischio assoluto di sviluppare un carcinoma mammario, era comunque un tumore, seppur benigno. Era comunque un pericolo per la mia salute. Io ho avuto quella piccola fortuna che mi ha donato il mio corpo lasciandomi sentire che c’era qualcosa che non andava. Altre, purtroppo e molto spesso, non hanno questa possibilità.

Dopo la notizia ho portato l’ecografia dal mio medico di base che mi ha confermato cosa fosse quello che il trasduttore aveva captato. Non mi vergogno a dire che ho pianto tanto perché nonostante ci fosse la parolina “benigno”, io ascoltavo solo la parola “tumore”. Dopo i sei mesi dal primo controllo, dall’ecografia si era notato quanto fosse cresciuto, anche se di poco. Tornai dopo circa un anno, esattamente nel febbraio del 2020. La stessa dottoressa che mesi prima mi aveva visitato rassicurandomi che non fosse nulla di grave, diventò la medesima che mi confessò di dover andare incontro ad un intervento chirurgico. Quel fibroadenoma, da pochi millimetri, era passato a quattro centimetri. Purtroppo a causa del Covid-19 non ho potuto ricorrere alla rimozione che si doveva attuare nel mese di marzo 2020. Nonostante questo, dopo le possibili ed attuali abitudini di distanziamento sociale, ho goduto di un’estate meravigliosa al fianco della mia famiglia e del mio attuale fidanzato che mi sono sempre stati vicini.
Poi, nei primi giorni di settembre, ricevetti una chiamata dall’ospedale che, scusandosi della sua assenza, confessò di essersi dovuto occupare prima dei casi più gravi affinché potessero risolverli quanto prima. La data era stata fissata, mia madre piangeva per la paura e l’emozione ed io rimanevo a fissare il vuoto della cucina cercando di metabolizzare e di concretizzare quello a cui stavo per andare incontro.
Oggi, 20 settembre 2020, sto bene. Sono passati oramai dieci giorni dall’intervento e quella è una giornata che porterò dentro per il resto della mia vita. Con me, altre tre donne erano state operate lo stesso giorno e devo ammettere che, anche se di poco, ho legato con tutte loro. Chi aveva un problema più grave e chi curabile in poco tempo. Ho ascoltato le loro storie che mi hanno fatto capire tante cose, ho percepito in me stessa e in quelle donne un peso che pian piano andava a sgretolarsi fino a diventare polvere nell’aria. Oggi so di aver tolto dalla mente un pensiero che avrebbe potuto sfociare in un problema più grave e che forse avrebbe rovinato gli obiettivi che mi ero prefissata da anni. Chiamatela fortuna, chiamatelo universo, chiamatela Fede.
Quel giorno di due anni fa scoprì di avere un tumore benigno al seno. Con le dovute visite di prevenzione ho evitato che potessi avere qualcosa di diverso, qualcosa di più problematico, qualcosa che avrebbe potuto lasciare un segno negativo ed indelebile nei miei ricordi. A tutte le ragazze, a tutte le donne, a tutte le mamme : LA PREVENZIONE PRIMA DI TUTTO.

Giulia Mariniello

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