Coronavirus: da 7 a 21 giorni, scienza divisa su quarantena


(AGI) – Roma, 11 set. – Mentre alcuni paesi stanno valutando
l’opportunita’ di ridurre la durata della quarantena, compresa
l’Italia, dalla scienza arrivano informazioni contrastanti sul
periodo di incubazione del virus Sars-Cov-2 e, di conseguenza,
anche sull’opportuna durata della quarantena. Chi sostiene che
bastino 7 giorni (e’ il caso di diversi studi, su cui si fonda
la decisione annunciata dalla Francia di fissare il limite
proprio a una settimana), chi che il tempo medio piu’ opportuno
sia 14 giorni (e’ la posizione dell’Oms, adottata da gran parte
dei Paesi, compreso il nostro), mentre alcuni esperti sostengono
addirittura che si dovrebbe ulteriormente allungare e arrivare a
21 giorni. Martedi’ una riunione del Comitato
tecnico-scientifico potrebbe dirimere la questione in Italia,
riducendo la durata a una soglia prudenziale di 10 giorni,
scelta meno drastica di quella francese.
In realta’ la posizione ufficiale dell’Oms sostiene che, anche
se il periodo tra il contatto con una persona positiva e lo
sviluppo dei sintomi di Covid-19 per la maggioranza delle
persone e’ di 5-7 giorni, la durata dell’incubazione puo’
arrivare a 14 giorni e sono quindi necessarie almeno due
settimane di quarantena. In realta’, lo scorso giugno la stessa
Oms stava studiando nuove linee guida per ridurre i tempi di
quarantena. All’epoca l’Oms riteneva che bastassero tre giorni
senza sintomi per dare il via libera a coloro che sono stati
colpiti dalla polmonite interstiziale provocata dal Sars-CoV-2.

(Fonte foto: galileone,it)

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