SLITTA L’APERTURA DELLE SCUOLE

Grand dibattito sull’apertura delle scuole in queste ore. In Campania, Puglia, Abruzzo e Calabria l’apertura è stata posticipata al 24 settembre per evitare una doppia e costosa sanificazione. Nel Lazio la situazione è in evoluzione, ma gradualmente le amministrazioni comunali stanno optando per la nuova data. Il primo a rappresentare la logica dello spreco economico, chiedendo il rinvio alla Regione Lazio, è stato il Presidente della Provincia di Latina Carlo Medici, sindaco del PD di Pontinia. Il tema è stato rilanciato tra gli addetti ai lavori, che hanno alimentato il confronto rappresentato dalle Acli provinciali di Latina, impegnate tra gli insegnanti. Nel piccolo comune di Monte San Biagio, in provincia di Latina, il sindaco è passato ai fatti firmando egli stesso lo spostamento della data dell’inizio delle attività didattiche. Tra ieri e questa mattina, invece, uno scambio di comunicati stampa ha caratterizzato il confronto tra l’assessore regionale alla Scuola Claudio Di Bernardino e l’Anci, l’associazione dei comuni italiani. Il primo per confermare l’apertura alla data originaria del 14 settembre, lasciando però autonomia ai sindaci e ai dirigenti scolastici di variare, mentre l’Anci ha sostenuto la proroga al 24 settembre. Ieri sera sempre per il rinvio è intervenuto il Presidente della Commissione Sanità del Lazio Giuseppe Simeone. Questa mattina, invece, a Monte San Biagio si sono aggiunti i comuni aurunci di Minturno e Gaeta, che hanno visto i sindaci prorogare a dopo le elezioni.
Ormai è questione di ore e tutti tra i banchi il 24 settembre.

Febo Legifa

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