IL NAUFRAGIO DEL CIVISMO

In queste ore si consuma a Formia la crisi politica di una maggioranza di governo che in due anni non è mai riuscita a governare. Una compagine amministrativa inadeguata, che è sorta nella confusione politica, così come successe a Latina nel 2016. A Latina e a Formia alle elezioni comunali ha vinto il fenomeno del civismo, ma nello stesso momento quelle esperienze hanno dimostrato nella fase del governo inadeguatezza. Non tecnica probabilmente, ma una incapacità di governo dovuta alla mancanza di sensibilità politica. Donne e uomini che non hanno ragionato politicamente e che hanno mortificato la struttura amministrativa. Hanno cercato nella burocrazia l’alibi del loro insuccesso, ma burocrazia vuol dire ufficio del governo e non saperlo gestire è espressione di inadeguatezza. Il civismo è naufragato non davanti alla politica, ma ad uno specchio che ha riflesso una trasparenza, da loro propagandata, rappresentandola nello loro chiara inconsistenza. La questione vera, però, non è delle persone che incidentalmente si sono trovate tale responsabilità, ma è degli elettori e dei cittadini che hanno dato fiducia a candidature improbabili.
Il tema quindi è quello di sollecitare il discernimento ai cittadini per promuovere la politica vera, quella che cuce. È un impegno che la politica ha il compito di riassumere tornando nel solco della Costituzione. È un impegno, quello della pedagogia sociale, proprio dei corpi intermedi, che i movimenti populisti cercano di distruggere attaccando la democrazia e la stessa Costituzione, come avviene con il referendum del 20 e 21 settembre.

Carla Felicia

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