AGRICOLTURA. COLDIRETTI LAZIO: -4% VENDITE VINO NEL MONDO, 25% CANTINE IN CRISI “SARA’ OTTIMA ANNATA, AUSPICHIAMO RIPRESA EXPORT”

(DIRE) Roma, 26 ago. – “Sara’ un’ottima annata per il vino del
Lazio, nonostante le inevitabili ripercussioni che l’emergenza
sanitaria avra’ sulla vendemmia che e’ appena iniziata. Per poter
confermare le previsioni anche sul piano quantitativo,
l’andamento della raccolta delle uve dipendera’ molto, oltre che
dal mese di agosto, anche da quello di settembre. Si stima in
Italia una produzione di vino Made in Italy intorno ai 45 milioni
di ettolitri, in calo di circa il 5% rispetto allo scorso anno,
con il testa a testa con i cugini francesi per il primato
mondiale. Solo a causa delle difficolta’ registrate dalla
ristorazione in tutto il mondo per l’emergenza coronavirus, le
vendite di vino italiano nel mondo sono in calo del 4% nel 2020,
con una storica inversione di tendenza rispetto al passato”. E’
quanto emerge da una analisi di Coldiretti sulla base dei dati
Istat, relativi ai primi cinque mesi in riferimento al monitor di
Intesa San Paolo sui distretti agroalimentari, che fotografa la
situazione del primo trimestre pre emergenza covid.
“Questa e’ la prima vendemmia segnata dagli effetti della
pandemia mondiale- spiega il presidente di Coldiretti Lazio,
David Granieri -con la minaccia dei dazi e della Brexit, con
l’uscita dall’Unione Europea della Gran Bretagna, che e’ stata
per lungo tempo, il principale cliente del prosecco, il vino
italiano piu’ esportato nel mondo. Quest’anno a pesare sara’
anche la carenza di manodopera qualificata per il blocco delle
frontiere con il rischio Covid. A riguardo e’ fondamentale
estendere i tamponi all’arrivo in Italia per i lavoratori
stranieri nei campi provenienti dall’estero. Questo consentira’
loro di svolgere le attivita’ di raccolta con la Coldiretti, che
ha avviato una campagna di comunicazione rivolta alle imprese e
agli stessi lavoratori per garantire il rispetto delle regole e
tutelare la salute pubblica”.

Anche nel Lazio il lockdown ha dimezzato
le vendite del vino a causa degli effetti della pandemia, che ha
portato alla chiusura forzata di ristoranti, hotel, bar e pub,
per oltre due mesi, determinando un netto calo del fatturato.
“Le difficolta’ registrate da quasi 4 cantine italiane su 10,
pari al 39 percento, a causa dell’emergenza sanitaria- aggiunge
il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri- dimostrano
quanto sia indispensabile intervenire urgentemente per sostenere
le esportazioni, alleggerire le scorte, ridurre i costi e
tagliare la burocrazia. La vendemmia deve essere ripensata
attraverso un percorso di semplificazione, che renda questo
settore piu’ agile e flessibile, rispondendo ai criteri di
tempestiva disponibilita’ all’impiego. Uno strumento che sia
anche in grado di generare opportunita’ di integrazione al
reddito per giovani studenti, pensionati e cassa integrati.
Intanto le misure di distillazione di crisi e di vendemmia
selettiva, messe in campo dal ministero delle Politiche agricole
e dalla Regione Lazio, hanno sicuramente alleggerito le quantita’
nelle cantine”.
In Italia, stando all’ultimo report “Cantina Italia” redatto
dall’Icqrf, l’Ispettorato centrale della tutela della qualita’ e
repressione frodi del Ministero delle Politiche agricole, si
registra, rispetto allo scorso anno, una riduzione del 3,6% per i
vini, del 10,6% per i mosti e del 31,1% per il vino nuovo ancora
in fermentazione. Nel Lazio e’ presente oltre un milione di
ettolitri di vino, di questi 358 mila sono Dop, 386 mila Igp, 278
mila altri vini e 2.661 mila vini varietati.
(Com/Red/ Dire)

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