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Quanto siamo liberi dai condizionamenti? Dipende da quanto vogliamo esserne, dal nostro bisogno di esplorare le verità.
Già il concetto di verità e di difficile comprensione, almeno per me, che finora ho potuto sperimentare solo alcune verità assolute alla soglia dei miei 62 anni.
Il dolore ed il piacere sono due verità assolute. Anche i fachiri , specie estinta da decenni, che testimoniavano in vita il relativismo rispetto a questi due limiti , non sono riusciti a convincere me e miliardi di persone che il dolore ed il piacere non esistono davvero.
Se mi do una martellata su un dito fa male, malissimo.
Se mangio aragosta fresca e ci bevo del Montrachet ci provo un gran gusto, grandioso.
Al di là di ogni condizionamento,sono due cose che so con certezza, senza dubbio alcuno.
Ma non sono eguali, come portato.
Non è detto che a tutti piaccia aragosta e Montrachet ma è sicuro che a nessuno piace morire di fame e poi posso vivere bene senza aragosta e Montrachet ma vivo decisamente meglio senza martellate sulle dita, cosa che voglio evitare del tutto e naturalmente.
Per il resto, stavo dicendo, le verità le prendo sempre con le molle.
Così mi telefona un amico che vive in un paese non piccolo dell’ Umbria.
Ci lega un’amicizia spensierata e profonda, da tanti anni. Nei saluti finali aggiunge, con tono risoluto e carico di auto approvazione, che sarebbe ora di finirla con questi immigrati neri che violentano le nostre donne.
Quindi il problema dell’immigrazione in Italia è presto definito.
“Scusa, ma quante donne conosci che sono state violentate da immigrati”?
Silenzio.
“ E che ne so’, mica me lo vengono a dire ma si legge tutti i giorni. Ogni giorno si sente in tv” Quindi F. è abbastanza convinto ,anche se ammette di non saperlo, che nel paese dove risiede, ci sono, molto probabilmente, donne violentate da immigrati.
Le donne in Italia hanno questo grande problema e non quello di essere ancora sotto discriminazione diffusa.
Perché lo dicono i giornali e la tv.
Anche se giornali e tv descrivono tutti i giorni un’altra verità, per lo più.
Quella che le nostre donne devono temere ben altri violentatori ma non è una “verità” così convincente come l’altra.
Non mi sorprenderebbe sapere che ,come il mio amico F. , siano in molti a pensare che verso quegli immigrati che commettono stupri si debbono aggravare le pene, magari in piena contraddizione con la contrarietà a considerare come aggravante il delitto
(qualsiasi) di discriminazione di genere, sesso o razza e che, quindi, questa distinzione non debba esistere.
E’ facile condizionare la buona fede delle persone e questo si, si legge e si vede tutti i giorni.
Perché siamo convinti di esserne immuni, dai condizionamenti e che quello che pensiamo è tutta farina del nostro sacco.
Non sono prevalentemente i giornali e le tv a diffondere la notizia di mucchi di immigrati che violentano le nostre donne, o altre false verità come quella che i politici sono tutti ladri meno quelli che voto io.
E’ il chiacchiericcio continuo e pedissequo di questa immensa provincia arretrata che è diventato il nostro paese tramite il web, che condiziona il sapere di tanti italiani.
Che non hanno dubbi sul fatto che sia giusto, a seguito di campagne denigratorie , generalizzate e continuate, eliminare il numero più alto di parlamentari, in quanto figure negative sulle quali catalizzare la nostra insoddisfazione.
Senza rendersi conto che la conseguenza è soprattutto quella di limitare la rappresentanza e di incrinare pesantemente la libertà del parlamento (ovvero la nostra, che lo si creda o meno).
Ricordo mio padre che in auto, a me ragazzino, diceva: non dare per scontato nulla.
Se una cosa puoi saperla da te fai lo sforzo, non te la fare raccontare.
Spesso chi propaganda verità non è in buona fede come te che ascolti.
Agostino Mastrogiacomo
Presidente Acli Terra Latina