RIFIUTI: REGIONE, DA CONSIGLIO OK A NUOVO PIANO 2019-2025
(Adnkronos) – Riduzione della produzione dei rifiuti,
sostegno alla raccolta differenziata, equilibrio impiantistico e
sviluppo dell’economia circolare. Sono questi i principali obiettivi
del nuovo Piano Rifiuti del Lazio 2019/2025 approvato oggi dal
Consiglio regionale. “Il Lazio –fa sapere la Regione Lazio – si
dota di un fondamentale strumento di pianificazione, con l’obiettivo
di mettere in sicurezza l’intero ciclo dei rifiuti nella nostra
regione, garantendo maggiore efficacia e produttività, nel nome della
legalità e della sostenibilità ambientale. Grazie a questo nuovo
piano, infine, tutti i Comuni hanno i mezzi necessari per realizzare,
in tempi determinati, le opere utili alla chiusura del ciclo dei
rifiuti”.
Tra i principali obiettivi, il Piano indica da una parte le azioni di
contrasto alla produzione dei rifiuti e allo sviluppo della raccolta
differenziata, mentre dall’altra parte prevede l’indicazione degli
impianti necessari per il trattamento e lo smaltimento delle varie
tipologie di rifiuti, da quelli urbani a quelli industriali, dai
rifiuti speciali ai fanghi dei depuratori, all’interno delle
localizzazioni fornite dalle province. Sono pertanto due i pilastri
della nuova pianificazione regionale: l’autosufficienza del Lazio e
un’equa ripartizione territoriale del peso impiantistico – per
chiudere il ciclo dei rifiuti all’interno dei propri confini – e
l’economia circolare con investimenti e interventi concreti per
favorire la raccolta differenziata, il riciclo e il riuso delle
materie, sostenendo la realizzazione di una filiera industriale
ecosostenibile.
Le linee guida del Piano regionale erano state approvate dalla Giunta
il 31 gennaio dello scorso anno per poi dare avvio alla procedura di
Valutazione ambientale strategica e a tutti i vari passaggi
amministrativi nei tempi e nelle modalità previste dalla legge. Al
termine di questa fase, si è giunti alla definitiva approvazione dello
strumento di pianificazione da parte della Giunta regionale lo scorso
5 dicembre, con il conseguente invio del provvedimento alla competente
Commissione consiliare. L’emergenza legata al Covid-19 ha
inevitabilmente provocato dei ritardi nella valutazione e nel
confronto politico sui contenuti del Piano, ma oggi si è arrivati
all’approvazione finale da parte del Consiglio regionale, dotando il
Lazio di uno strumento di programmazione in grado di delineare una
corretta gestione del sistema dei rifiuti.
La Regione ha già avviato politiche e investimenti –
previsti nel Piano – per favorire la riduzione della produzione di
rifiuti e lo sviluppo dell’economia circolare. Dagli accordi con la
Grande Distribuzione Organizzata per la riduzione degli imballaggi al
contrasto del consumo della plastica monouso nelle sedi istituzionali
e delle aziende partecipate. Dall’introduzione della tariffa puntuale,
secondo il principio “che meno si inquina e meno si paga”, ai
contributi per la creazione di isole ecologiche e centri di
compostaggio nei Comuni del Lazio, che negli ultimi anni hanno già
ricevuto oltre 87 milioni di euro dalla Regione.
Dal progetto sperimentale per il recupero della plastica in mare, che
ha già permesso di raccogliere e riciclare circa 70 tonnellate di
plastica, alla promozione dei centri per il riuso. Dai corsi di
formazione per Green Manager, con l’obiettivo di promuovere la
corretta gestione del ciclo dei rifiuti in istituzioni, ospedali,
scuole e grandi aziende pubbliche e private, alle campagne di
sensibilizzazione ed educazione ambientale nelle scuole del Lazio.
Fino alla realizzazione di un innovativo compound industriale a
Colleferro, dove verranno trattati i rifiuti indifferenziati con
processi di lavorazione a freddo, permettendo il recupero di materie
prime, senza alcun impatto ambientale, che potranno essere rimesse sul
mercato. Come fa sapere la Regione Lazio, il piano rifiuti
persegue il riequilibrio territoriale degli impianti e
all’autosufficienza del Lazio nella chiusura del ciclo dei rifiuti. La
Regione ha confermato la suddivisione degli Ambiti territoriali
ottimali prevista nel precedente Piano regionale 2012, individuando 5
Ato per la gestione dei rifiuti urbani, coincidenti con i territori
delle 5 province, che dovranno essere autonome nel trattamento e nello
smaltimento, secondo i principi di autosufficienza e prossimità.
Sulla scorta della delibera sulla Qualità dell’Aria, inoltre, la
giunta regionale ha deciso la dismissione dell’impianto di
termovalorizzatore di Colleferro, assegnando a LazioAmbiente la
progettazione di un innovativo presidio industriale, in cui sarà
possibile eseguire processi di lavorazione a freddo per estrarre
risorse dai rifiuti in uscita dai Tmb.
È fondamentale, infatti sottolinea la Regione attuare uno degli
obiettivi previsti dal Piano, vale a dire la promozione di
investimenti nelle nuove tecnologie per la trasformazione e
l’innovazione dell’impiantistica esistente, sia in relazione al nuovo
compound di Colleferro che all’ammodernamento dei Tmb. Un programma
che la Regione vuole perseguire attraverso una strategia integrata e
un rilevante stanziamento di risorse, che potranno consentire al Lazio
di essere all’avanguardia nel sistema di gestione dei rifiuti. Il Piano rifiuti mira a raggiungere il 70% di raccolta
differenziata nel Lazio entro il 2025. Attualmente la differenziata a
livello regionale è al 47,3%, con un aumento di oltre 25 punti
percentuali negli ultimi sette anni, mentre per la prima volta dal
2003 è diminuita la produzione di rifiuti nel Lazio, scendendo sotto i
3 milioni di tonnellate all’anno (riduzione di 53.000 tonnellate).
Nel prossimo triennio verranno investite ulteriori risorse, pari ad
oltre 50 milioni di euro, per sostenere i Comuni nell’applicazione
della Tarip, nella creazione di isole ecologiche e di centri di
compostaggio. Saranno promosse agevolazioni per imprese e Comuni che
riducono la produzione di rifiuti, verrà favorita la realizzazione di
centri per il riuso, oltre ad una serie di misure e di iniziative per
tutte le tipologie di rifiuti.
Dopo i diversi casi illeciti che si sono registrati nella gestione del
ciclo dei rifiuti si è deciso di inserire tra gli obiettivi specifici
del Piano anche il rafforzamento delle attività di controllo e di
vigilanza in materia di tutela ambientale e misure per la legalità e
la sicurezza. Uno strumento che sarà un aiuto importante nella
gestione delle attività amministrativa, sia per i procedimenti
autorizzatori da concedere e in rinnovo, che per la realizzazione di
nuove strutture di trasformazione o trattamento sul territorio
regionale. Un ulteriore piano di rafforzamento deve riguardare la
tematica delle verifiche sugli impianti autorizzati, attraverso
controlli in rete con altre autorità competenti, che possano ampliare
la gamma degli accertamenti in ragione delle competenze di ciascun
ente (Arpa Lazio, Asl, Carabinieri Forestali ecc.).