AMBIENTE. CIACCIARELLI: PREOCCUPA FIUME LIRI, INTERROGAZIONE A ZINGARETTI

(DIRE) Roma, 6 ago. – “Da giugno sul fiume Liri, a Sora (Fr),
sono state segnalate importanti morie di pesci; in seguito a
cio’, l’Arpa Lazio e’ intervenuta, effettuando campionamenti di
acqua del fiume successivamente analizzati nei propri laboratori,
rendendone disponibile al pubblico i risultati. In particolare,
per un campione prelevato presso il Ponte Cavalieri di Vittorio
Veneto nel Comune di Sora sono risultati elevati valori dei
parametri Bod5 e Cod, azoto ammoniacale, azoto nitroso e solidi
sospesi”. Cosi’, in una nota, il consigliere regionale del Lazio
Pasquale Ciacciarelli (Lega).
“Si sono inoltre rilevate concentrazioni di alluminio, ferro e
manganese, nonche’ presenza di metalli quali nichel, piombo,
cromo in concentrazioni significative; si e’ rilevata inoltre la
presenza di indicatori di contaminazione fecale. Si e’ rilevata
la presenza, seppur minima, di idrocarburi pesanti (C>12) e
tensioattivi. Tali valori rilevati destano non poche
preoccupazioni per la qualita’ ambientale del fiume Liri- spiega-
ma soprattutto per la salute dei cittadini; pertanto ho
presentato un’interrogazione urgente a Zingaretti per capire
quali provvedimenti la Regione Lazio intende assumere, al fine di
chiarire tutte le cause che hanno contribuito ai recenti gravi
fenomeni di inquinamento ambientale nelle acque del fiume Liri e
se intenda, a tal fine, valutare la possibilita’ di sollecitare
le Arpa territorialmente competenti, affinche’ individuino in
maniera congiunta la piu’ idonea campagna di monitoraggio
necessaria a verificare tempestivamente la situazione e prevenire
il verificarsi di nuovi e ingenti danni alla biodiversita'”.
Secondo Ciacciarelli “la priorita’ deve essere data alla
salute di tutti i cittadini e alla tutela del patrimonio naturale
delle regioni per i quali i fiumi rappresentano ecosistemi
fragili e delicati e, come tali, particolarmente rilevanti per
l’equilibrio del territorio, sistemi di monitoraggio pur a
cadenza mensile messi in atto dalle agenzie regionali per la
protezione ambientale competenti, non sembrano essere stati
sufficienti a rilevare tempestivamente fenomeni di inquinamento e
quindi ad intervenire con misure adeguate per prevenire i danni e
i rischi e ripristinare il buono stato ambientale delle acque”.

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(Fonte foto:ciociariaturismo.it)

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