La Sindrome di Munchausen per Procura

La Sindrome di Munchausen per Procura, MSBP, è una sindrome molto complessa, ancora poco conosciuta poiché i dati sono pochi, in special modo in Italia ma soprattutto è molto difficile da diagnosticare.

È una patologia della relazione madre- bambino.

Asher nel 1951 utilizzò il termine per parlare di persone che “fabbricano malattie e che per esse si sottopongono a procedure diagnostiche spiacevoli e potenzialmente pericolose”, mentre nel 1977 Roy Meadow la utilizzava per indicare “la reiterata simulazione o fabbricazione di malattia in un individuo da parte di un altro”.

Il nome di determinata sindrome deriva da un personaggio effettivamente esistito, ovvero il barone di Münchhausen, che visse in Germania nel XIX sec ed era conosciuto per i suoi racconti estremamente fantasiosi

Il DSM-V definisce la MSP come “Disturbo Fittizio con Segni e Sintomi Fisici Predominanti

La definizione della Società Professionale Americana sull’abuso dei bambini afferma che: “la MSBP è una forma di abuso dove il bambino è vittima di maltrattamento nel quale un adulto falsifica dei segni o sintomi fisici o psicologici facendo si che il bambino sia considerato malato. In questo genere di maltrattamento l’autore è un genitore o la persona che si prende cura del bambino e che intenzionalmente falsifica le informazioni relative all’anamnesi o riferisce sintomi o li provoca per utilizzare il bambino allo scopo di soddisfare i propri bisogni psicologici”.

Sappiamo che il bambino può apparire in ottime condizioni di nutrizione mentre viene riferito che soffre di diarrea cronica e viene utilizzato dall’adulto per trasferire la malattia, ed assumere il ruolo di protagonista che richiede attenzione.

Di solito l’adulto è la madre, che si presenta in ospedale molto attenta e rifiuta di allontanarsi dal figlio, sembra gioire dei test invasivi sul figlio, chiede ripetuti ricoveri, non appare preoccupata per la malattia del figlio.

Dr. ssa Alessia Micoli

Psicologa Criminologa

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