SINDACATI ROMA E LAZIO: ASSEMBLEA A UMBERTO I, È MOBILITAZIONE.

(DIRE) Roma, 6 lug. – “La direzione non riceve i lavoratori e si
infiamma lo scontro al Policlinico Umberto I. Dopo la
manifestazione di oggi, con centinaia di lavoratori in assemblea
e poi in corteo davanti alla direzione generale dell’azienda
ospedaliera, la strada sembra segnata: la mobilitazione
continuera’ fino allo sciopero”. Cosi’ Francesco Frabetti (Fp
Cgil Rieti Roma Eva), Giovanni Fusco (Cisl Fp Roma Capitale
Rieti) e Fabio Ferrari (Uil Fpl Roma e Lazio), a margine della
manifestazione che si e’ tenuta questa mattina all’Umberto I.
“Dall’azienda e’ ancora e solo muro di gomma. Nessun confronto
e nessuna apertura rispetto a tutti gli atti unilaterali,
illegittimi, di cui abbiamo chiesto il ritiro. La direzione e’
arroccata su posizioni indifendibili, tanto che si e’ rifiutata
persino di ricevere una delegazione dei tantissimi lavoratori che
hanno partecipato all’iniziativa di oggi con Cgil Cisl e Uil. E
il verdetto dell’assemblea e’ stato chiaro: non ci fermeremo,
andremo avanti con la mobilitazione, pronti ad incrociare le
braccia per difendere diritti e dignita’ dei lavoratori e
continuita’ assistenziale per i pazienti”.
L’azienda, continua la nota, “insiste nel voler imporre il
prolungamento dell’orario di lavoro per gli operatori impegnati
nelle attivita’ ambulatoriali, senza curarsi del fatto che questa
e’ materia di contrattazione. E poi ci sono i bonus Covid negati
alla stragrande maggioranza dei lavoratori, ignorando quanto
definito dagli accordi tra Cgil Cisl Uil e Regione, le indennita’
di malattie infettive non riconosciute, la calendarizzazione del
piano della performance mai programmata, gli accordi su
indennita’ e produttivita’ disapplicati, i trasferimenti di
personale tra i reparti senza alcuna informazione, i rischi per
il salario accessorio e per le ferie dei dipendenti”, attaccano i
sindacalisti. “Non permetteremo che la direzione agisca in
violazione delle norme di legge e di contratto. Senza contare che
questa pessima gestione aziendale si ripercuote in modo
inutilmente vessatorio nei confronti di lavoratori che hanno
affrontato l’emergenza coronavirus in prima linea e si sono spesi
e sacrificati oltre ogni limite per la salute di tutti”.
– “L’atteggiamento arrogante dell’azienda,
che da tempo ha azzerato le relazioni sindacali con i
rappresentanti dei lavoratori, mette a rischio non solo la
dignita’ professionale dei dipendenti, ma anche la
riorganizzazione delle attivita’ assistenziali necessarie alla
fase post-emergenza. Per questo valuteremo anche la possibilita’
di percorrere le vie legali per denunciare il comportamento
antisindacale della direzione”, proseguono Frabetti, Fusco e
Ferrari.
“La misura e’ colma. Abbiamo chiesto anche alla Regione Lazio
di intervenire, ma l’unica risposta e’ stata il silenzio-
concludono Frabetti, Fusco e Ferrari- Se l’azienda vuole lo
scontro, i lavoratori hanno dimostrato di non volersi tirare
indietro. Prepareremo tutte le iniziative necessarie, proteste,
assemblee, flash-mob, fino ad arrivare allo sciopero di tutto il
personale”.

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(Fonte foto:regione.lazio.it)

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